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«Pensare a un terzo termovalorizzatore è una bufala colossale perchè non ci sarebbe il combustibile per farlo funzionare. A mio avviso non bisognava fare il raddoppio di Gioia Tauro, che sarà ultimato nei prossimi mesi, e bisognava realizzare il secondo termovalorizzatore nel cosentino così come era stato pensato inizialmente». Così il commissario delegato per l’emergenza ambientale, Graziano Melandri, al termine dell’incontro, presso la prefettura di Catanzaro, con gli 80 sindaci della provincia, che da giorni chiedevano chiarimenti sulla scelta di far conferire solo il capoluogo nella discarica di Alli. Ed è molto probabile che della realizzazione di un termovalorizzatore nel cosentino si discuta nel corso dell’incontro che oggi il commissario avrà con il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
Intanto, nella giornata di ieri, Melandri si è mosso a tutto campo per definire la strategia più idonea per superare la crisi in cui è scivolato il sistema dello smaltimento dei rifiuti nella regione. Ieri il commissario ha tranquillizzato i sindaci del Catanzarese, stabilendo che potranno servirsi degli impianti di Pianopoli, Crotone e Lamezia Terme mentre Catanzaro continuerà, invece, ad avere una “corsia preferenziale” nell’impianto di Alli, fino a quando la fase critica in città non sarà superata.
Restano da affrontare le difficoltà delle province di Cosenza e Vibo Valentia, dove lo stesso commissario ha ammesso che «ci sono stati dei ritardi che contiamo di colmare in tempi brevi in modo da poter tornare alla normalità». Al vaglio una serie di progetti che dovrebbero garantire, nel lungo periodo, a entrambi i territori una tranquillità definitiva. Per quanto riguarda la provincia di Reggio Calabria, invece, non sembrano esserci situazioni particolarmente preoccupanti. Ma per illustrare più compiutamente le iniziative che verranno messe in campo, il commissario ha convocato, per venerdì alle 11,30, una conferenza stampa nella sede dell’Ufficio, in via Cosenza, a Catanzaro Lido.
La situazione attuale vede funzionare in Calabria, sette impianti di preselezione che producono il combustibile per il termovalorizzatore di Gioia Tauro e una minima parte di scarti che vengono conferiti nelle discariche attualmente funzionanti. Entro la fine dell’anno l’ufficio del commissario conta di realizzare altri tre impianti di preselezione, due in provincia di Cosenza (area del Savuto e zona Tirrenica) ed uno nel vibonese (a San Calogero). In questo modo si dovrebbe permettere al termovalorizzatore di Gioia Tauro di poter funzionare a pieno regime.

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