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POTENZA – La gestione delle risorse idriche in Basilica più che una fonte d’acqua è una vera fonte d’oro. O almeno è diventata tale per i vertici di Acquedotto lucano. Perché se non sconvolge più nessuno dire che gli amministratori della spa a partecipazione completamente pubblica siano tra i più pagati in regione, fa venire la pelle d’oca scoprire che al regolare compenso mensile si sommano anche ulteriori incentivi aggiuntivi. Accade così, per esempio, per Enrico Gerardo Marotta. Il manager dallo stipendio annuale di oltre 180.000 euro percepito in qualità di direttore generale di Al, porta a casa un’ulteriore retribuzione che è determinata dalla sua carica di direttore tecnico all’interno di Al Progettazione. Nel 2010, a esempio, gli incentivi maturati per il super dirigente sono stati pari a 43.307 euro. Più di quello che guadagnano in un anno moltissime persone. Ma comunque poco, pochissimo, rispetto a quanto percepito dagli altri professionisti beneficiari dei bonus. Compensi che in alcuni casi sfiorano i 400 mila euro. Ma cos’è Acquedotto lucano Progettazione e di cosa si occupa? E’ una controllata di Al, anch’essa di natura pubblica, come ha stabilito la sentenza del Tar numero 218 del 20 aprile del 2011. Creatura nata – come si legge sul sito web di Al – per superare le carenze del sistema infrastrutturale e per consentire il rinnovo delle reti sotto l’aspetto tecnologico e funzionale. Le risorse stanziate provengono dal Piano d’Ambito per la gestione delle risorse idriche in Basilicata che ha previsto investimenti per 1.152 milioni di euro, mentre altri 350 milioni di euro, da utilizzare per la salvaguardia delle risorse e dell’ambiente, rinvengono dall’Accordo di programma quadro stipulato tra la Regione ed il Governo. In pratica la società, braccio operativo della spa, si occupa di fornire servizi di progettazione, direzioni lavori, assistenza alle procedure di aggiudicazione. La struttura dedicata è stata creata – si legge sempre sul sito – al fine di eseguire questi interventi “nelle migliori condizioni di economicità della gestione e tempestività dell’esecuzione”. Le due società hanno lo stesso consiglio di amministrazione, lo stesso collegio sindacale e sono ubicate nella stessa sede. Cosa succede dal punto di vista operativo? Acquedotto lucano commissiona il progetto ad Al Progettazione che lo esegue e poi fa fattura alla spa. I compensi vengono poi elargiti ai professionisti della società.
Singolare la posizione di Marotta, che in qualità di direttore generale di Al spa commissiona il progetto al direttore tecnico di Al Progettazione, che è lo stesso Marotta. Sta di fatto che complessivamente gli incentivi maturati, per l’anno 2010, sono stati 2.431.984 euro, liquidati al 31 dicembre dello stesso anno per complessivi 2.026.124 euro (come mostra la prima tabella al lato).
Nulla di illegittimo, perché il tutto avviene rispettando le previsioni legislative. Ma il discorso è sempre lo stesso: in un momento di difficoltà economiche generali come questo che chiama tutti a sacrifici, fare i conti in tasca al pubblico è forse d’obbligo. Soprattutto se si tratta di manager dai super stipendi. Va detto che ad Acquedotto lucano Progettazione, nel 2011 si è dovuto fare i conti con una riduzione del maturato e quindi degli incentivi, a causa – come spiega il responsabile tecnico Gaetano Pacifico in una comunicazione interna – della forte riduzione degli affidamenti dei nuovi lavori, dovuta pure al diverso criterio di aggiudicazione stabilito dalla legge. «Nonostante – precisa sempre Pacifico nella nota – il personale preposto abbia risposto con puntualità agli impegni assunti, nonostante il rilevante carico di lavoro, dedicandosi, normalmente, per ben oltre gli orari contrattuali e senza alcun riconoscimento economico». Quindi, gli incentivi maturati da marzo a dicembre 2011 sono “solo” 407.270 euro e da liquidare 320.318 euro (come mostra la seconda tabella al lato).
Mariateresa Labanca

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