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di SALVATORE SANTORO Rosa del Pdl provocatoriamente chiede un “memorandum” ai propri dirigenti per quello che può e quello che non deve fare in consiglio regionale. Si parla di unita dei consiglieri regionali del centrodestra.
Per Cosimo Latronico è un punto o meglio un’ambizione imprescindibile per il bene della Basilicata. Per Gianni Rosa, che è uno degli 8 consiglieri del Pdl eletti alla Regione, però la questione dell’unità non è mai stata in discussione: «Ci sono delle sensibilità diverse tra noi. Mi sembra evidente. Ma non mi sembra che sia mai stata messa in discussione l’unità del gruppo consiliare del Popolo della libertà».
La considerazione del falco del Pdl in consiglio regionale nasce dalla constatazione che quando si è trattato di votare in aula consiliare provvedimenti o leggi non c’è mai stato un voto non compatto.
In ogni caso la questione è aperta. Si trascina da tempo. Ci sono due diversi modi di “comunicare” la politica nel Pdl. Da un lato i “tre” falchi Gianni Rosa, Mario Venezia e Maurizio Pici, poi il capogruppo Nicola Pagliuca che spesso ha tentato di fare da mediatore e dall’altro lato le “colombe” Franco Mattia, Romeo Sarra, Paolo Castelluccio e Michele Napoli.
Ed è più sulle dichiarazioni che si misura la diversità. Ed è così che Gianni Rosa risponde anche al senatore Cosimo Latronico che sabato scorso, ospite della Festa del Pd nel Comune di Latronico stimolato dal cronista a prendere posizione sui falchi o sulle colombe del consiglio aveva risposto: «C’è un’ambizione che devono avere i consiglieri, governare la nostra regione che vive un tempo difficile e complicato. Noi dobbiamo dare un sentimento di speranza e io mi auguro che il consiglio svolga fino in fondo il compito a cui è chiamato. Dobbiamo tutti avere un sentimento di servizio allo stato. Questo eviterebbe anche le differenze al nostro interno».
Ma Gianni Rosa, che ha letto le dichiarazioni sul nostro giornale replica con un sms al cronista in prima mattinata: «Ci candidiamo a essere l’alternativa di governo regionale per fare ciò è necessario che l’opinione pubblica ci riconosca oggi come minoranza credibile e perciò è necessario fare quello che si è fatto in questi anni con maggiore incisività».
Da qui poi la proposta – provocazione del falco Rosa: «Poi c’è sempre da imparare quindi chi vuole ci consegni un memorandum su come si fa opposizione e io lo seguirò alla lettera».
La conclusione dell’sms di Rosa pone però una domanda: «Ora mi chiedo del lavoro fatto in questo anno la gente che pensa?».
Da quanto si è appreso in ogni caso la propria posizione politica Gianni Rosa l’aveva espressa già sabato sera pubblicamente, nella Festa regionale del Popolo della libertà che si è svolta nel comune di Senise di fronte a tutti i consiglieri regionali e ai parlamentari pidiellini, Guido Viceconte, Vincenzo Taddei e allo stesso senatore Cosimo Latronico.

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