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La scarcerazione dalla casa circondariale di Castrovillari (Cs) è prevista per la prima decade di settembre e si spera che la donna possa rimanere in Italia;
Per salvare Kate Omoregbe, la giovane nigeriana di 34 anni è stata avviata una petizione on line internazionale, “appeal to save Kate – appello per salvare Kate”, indirizzata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad opera di una delle maggiori associazioni mondiali americane per i diritti umani, Care 2, petition ma la campagna umanitaria promossa dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, varca i confini nazionali.,
La donna ha chiesto asilo politico per poter restare in Italia (dove si trova da dieci anni, con regolare permesso di soggiorno) e non essere espulsa per evitare, nel suo Paese, il patibolo, la lapidazione e la morte per il suo rifiuto (per questo è stata anche ripudiata dalla sua famiglia) di sposare una persona molto più grande di lei e di non volersi convertire alla religione musulmana. Corbelli informa che «sta accadendo qualcosa di eccezionale, da tutto il mondo arrivano adesioni alla petizione di Care 2, consultabile sul sito www.thepetitionsite.com. La petizione (appeal to save Kate) che va avanti da tre giorni ha già fatto registrare adesioni da oltre cinquanta diverse Nazioni di tutti i cinque Continenti: dall’Europa, all’Africa, dall’America all’Asia, all’Australia. Adesioni alla campagna di Diritti Civili per salvare Kate finanche dai Paesi più lontani del Pianeta: dal Brasile, dal Canada, dal Costarica, dal Bangladesh, dalla Malesia, dall’India, dal Sudafrica, dal Pakistan, dalla Russia, dal Messico, dalla Colombia, dall’Australia. Oltre naturalmente a tutti i maggiori paesi europei e altre nazioni di altri Continenti. Chiunque può aderire e consultare il sito con l’aggiornamento in tempo reale delle adesioni, che vengono pubblicate con nome, cognome, orario di arrivo della e-mail e paese di provenienza».
Corbelli dopo aver ricevuto, nel mese di luglio, una lettera della ragazza con una accorata richiesta di aiuto, giovedì scorso si è recato nella casa circondariale di Castrovillari per incontrare la ragazza che aveva chiesto questo incontro. A sostegno della campagna umanitaria di Diritti Civili sono state già presentate due interrogazioni parlamentari bipartisan, ai ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Francesco Nitto Palma, di tredici senatori, si è registrato anche l’intervento del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, del sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, della Comunità di Sant’Egidio, del deputato del Pdl Souad Sbai, della Cisl e dell’Islam Moderato.
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