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Un rigore di Carboni sul finale di gara stende la Vigor Lamezia. Così il Catanzaro di Cosentino esordisce nel migliore dei modi nella sua stagione ufficiale, regalando ai suoi tifosi i primi tre punti della sua esistenza grazie ad un rigore nel finale.
Dopo oltre un anno, i tifosi del capoluogo si riappropriano della propria passione (e dello Stadio Ceravolo, rimasto chiuso per quasi tutta la scorsa stagione).
Cozza prova uno schieramento con Ferrara in appoggio a due sole punte, trova conferme da un Carboni già in buona forma nel reparto avanzato e buone geometrie in mezzo con il dinamismo di Corso e il fosforo di Maisto, ma le assenze (mancano i transfert per gli argentini Ulloa a Bugatti) e, soprattutto, la conclamata incompletezza dei ranghi a sua disposizione (ad occhio, almeno quattro sono i ruoli per i quali necessitano interventi), non gli consentono di fare vedere la squadra che sembra avere in mente. Dall’altra parte, il suo omologo Costantino sorprende rispetto alle previsioni della vigilia con uno schieramento classico con due linee complete in difesa e centrocampo (con Rondinelli sull’out di sinistra e Cane su quello opposto della mediana) e due sole punte che ricevono davvero pochissimi palloni e pertanto quasi mai si rendono davvero pericolosi dalle parti di Mengoni.
Il risultato cambia solo nel finale, quando il Catanzaro spinge nei calci d’angolo fin quando, in piena zona Cesarini, Gigliotti si procura il rigore decisivo che Carboni realizza spiazzando Forte e regalando una vittoria che solleva il morale.

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