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GINESTRA – La notizia nel piccolo centro arbereshe, che conta poco più di 700 abitanti, dell’accorpamento dei Comuni inferiori ai mille abitanti, deciso dal Governo Italiano per fronteggiare la crisi, è stata accolta come una tegola caduta in testa ad ogni abitante. Ginestra è l’unico centro del Vulture-Melfese che conta meno di mille abitanti ed insieme ad altri 23 Comuni della Basilicata sarà accorpata ad altri Comuni. In questo periodo il piccolo centro del Vulture è pieno di emigranti, che trascorrono le meritate ferie all’insegna del riposo e divertimento. Proprio quest’anno si sono festeggiati i 45 anni della conquistata autonomia alla presenza del senatore a vita, Emilio Colombo (fino al 1964 Ginestra era frazione di Ripacandida). Un evidente malcontento si è notato nel paese appena appresa questa notizia, molti ritengono che non era il caso di colpire i piccoli Comuni, che di problemi ne hanno tanti, ma più in alto ad iniziare dalla riduzione dei parlamentari che allo Stato costano tanto. Il sindaco Giuseppe Pepice, eletto nelle recenti consultazioni comunali di maggio, avvicinato poco prima dell’inizio di uno spettacolo promosso dall’amministrazione comunale in piazza Raffaele Ciriello, ha riferito: «E’ una tragedia. Questa decisione del Governo di abolire i piccoli Comuni, che ogni anno ricevono sempre meno risorse statali, non risolverà i problemi più gravi dell’Italia. Da sempre i piccoli Comuni sono la ricchezza dell’Italia, rappresentano la identità nazionale. Lo stesso Senatore a vita Emilio Colombo (in foto), presente a Ginestra lo scorso 16 aprile in occasione dei festeggiamenti dei 45 anni di Autonomia, aveva detto: è una bella cosa avere l’autonomia che si preserva attraverso una gestione corretta delle risorse. Certo non staremo con le mani in mano, aspettiamo la pubblicazione del decreto legge e poi ci muoveremo per difendere questa conquistata e meritata autonomia». Gaetano Sepe, tra poco si sposerà. Ecco il suo pensiero: «Avere meno Comuni va bene, ma continuare ad avere tanti parlamentari è un controsenso. Ultimamente i fondi statali che arrivano ai Comuni servono solo a pagare i dipendenti. Se c’è un ritorno per i cittadini ben vengano questi accorpamenti». Tonio Di Pace, ex amministratore, si trasferirà in Emilia Romagna per motivi di lavoro, ha aggiunto: «Già era difficile soddisfare le singole esigenze dei cittadini, come Comune autonomo, figuriamoci adesso che Ginestra sarà accorpata ad un altro Comune! La nostra identità arbereshe sarà salvaguardata?». Un emigrante Luigi Tucciariello, in soggiorno in questi giorni a Ginestra, afferma: «Non lo vedo giusto, si è fatto tanto per avere l’autonomia e adesso ritorniamo indietro di 50 anni». Donatella e Gina Parisi originarie di Ripacandida,sposate con due di Ginestra, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, accettano questa decisione governativa come un dato di fatto. Mentre Daniela Pietrafesa di Ripacandida, nonostante abiti a Ginestra da qualche anno, ha conservato la residenza nel suo paese di nascita. Sarà stato un presagio?

Lorenzo Zolfo

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