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POTENZA – Sarà il caldo. Sarà che alcuni rapporti politici sono ormai logori. Sarà pure che la crisi, le contingenze, gli equilibri, i tatticismi esasperati. I malpancisti e i “pompieri” in vacanza. Insomma fosse pure colpa dell’Ozono sta di fatto che il centrosinistra e la maggioranza che governa la Regione Basilicata non trovano pace.
La situazione è incandescente. Tanto che pure l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive per la giunta guidata dal governatore Vito De Filippo, impreziosito dalla Conferenza dei buoni proposti per il ritorno autunnale, diventa, a sorpresa, motivo di una “rissa” furibonda.
E dunque alla difficoltà di effettuare le nomine degli enti del subgoverno (nell’articolo a lato nuovi dettagli ndr) si aggiunge all’improvviso la “grana” Idv e gli attacchi intestini all’assessore Rosa Mastrosimone che è costretta agli straordinari per difendere prestigio e “poltrona”.
Tutto a margine di una conferenza stampa che nelle intenzioni di De Filippo doveva essere il miglior viatico per presentare nuovi entusiasmi e nuovi stimoli per il rilancio dell’economia della Basilicata. A tutto vantaggio dei lucani.
Ma nemmeno il tempo di felicitarsi con gli assessori e firmare le ultime delibere prima di chiudere la sala Verrastro che per De Filippo c’è stata l’ennesimo attacco.
Lo ha portato il capogruppo dell’Idv in consiglio regionale, Nicola Benedetto che in una nota ha criticato il piano autunnale presentato dallo stesso governatore.
La classica goccia che fa traboccare il vaso. In pochi minuti è accaduto di tutto. De Filippo ha letto la nota di Benedetto mentre era ancora in giunta. Immediatamente ha reso partecipi tutti gli assessori presenti.
Non era del miglior umore De Filippo. Che, secondo autorevoli indiscrezioni, è “esploso” nei confronti di Mastrosimone che oltre ad essere assessore è anche segretario regionale dell’Idv e quindi di fatto leader politico di Benedetto. La riunione di giunta era a porte chiuse. Ma non è “complesso” immaginare quello che è accaduto all’interno. Pare che De Filippo abbia preteso da Mastrosimone l’immediata presa di distanze dal “suo” consigliere. Immediata.
Posizione che infatti, Rosa Mastrosimone ha immediatamente preso “stigmatizzando” attrasverso un comunicato affidato a Basilicatanet. Sembrerebbe che non ci fossero altre possibilità per l’assessore alla Formazione a meno di non aprire una vera e propria crisi politica.
Ma è stata solo la scintilla perchè in pochi minuti il “fuoco” comunicativo dell’Idv si è dispiegato in tutta la sua forza.
Subito c’è stato il senatore Belisario che si è posto in mezzo, poi la contro replica di Benedetto e infine il sostegno di Autilio a De Filippo e quindi a Mastrosimone. Insomma l’Idv si è divisa almeno in due parti e mezzo.
Le parole dipietriste in ordine cronologico. Ha aperto lo scontro Benedetto: «L’agenda del presidente De Filippo per il prossimo autunno non contiene nessun impegno nuovo rispetto a quelli già ampiamente annunciati in occasione dell’assestamento di bilancio regionale e, soprattutto, ha ancora troppe caselle vuote in tema di iniziative per realizzare nuovi posti di lavoro e di azioni per l’emersione dal diffuso disagio sociale».
Il resto in linea. Così quindi ha replicato Mastrosimone: «Sbaglia chi, in queste ore, con estrema superficialità per le cose che scrive, mostra di non avere consapevolezza del proprio ruolo. Tanto più se si tratta di un capogruppo di maggioranza, le cui dichiarazioni dissonanti rischiano di alimentare la confusione, senza rendere un buon servizio alla comunità di Basilicata».
Poi Belisario che non a casa dichiara: «La Regione non si renda complice delle nefandezze di questo governo».
Pochi minuti e Benedetto torna alla carica: «Comprendo la necessità dell’assessore esterno Mastrosimone di difendere il proprio operato e il proprio posto, insieme a quelli del Presidente della Giunta, ma non accetto forzature sul mio pensiero». Chiude Antonio Autilio: «Gli impegni annunciati oggi dal presidente De Filippo sono ampiamente condivisi e, soprattutto per la delicata fase socio – economica che attraversa la regione, richiedono il massimo del sostegno».
Non è certo finita qua.
Salvatore Santoro
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