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Beni per un valore di oltre 100 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza ad un commercialista di San Pietro a Maida (Cz) coinvolto in una inchiesta su una truffa ai danni dell’Inps e dell’Inail. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Emma Sonni, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani.
Nell’inchiesta, il 21 giugno scorso, era già stato arrestato l’imprenditore agricolo Annibale Notatirs, di 47 anni, ed erano stati denunciati 300 falsi braccianti. Il commercialista, secondo l’accusa, avrebbe sistemato la documentazione contabile dell’azienda agricola di Notaris occupandosi anche dell’assunzione dei falsi braccianti. Il provvedimento di sequestro emesso dal Gip era per un importo di 850 mila euro ma al momento della notifica i finanzieri sono riusciti a trovare beni solamente per 100 mila euro.
Le indagini hanno avuto inizio nei mesi scorsi ed hanno portato alla luce una truffa organizzata da Notaris e da un altro imprenditore agricolo. I due, secondo l’accusa, avrebbero simulato l’assunzione di centinaia di braccianti agricoli i quali hanno ottenuto le indennità di disoccupazione, maternità e infortunio pagate dall’Inps e dall’Inail. Il danno provocato ai due enti previdenziali ammonterebbe ad oltre 900 mila euro.

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