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Il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, ha chiesto al presidente della Giunta regionale Scopelliti di «sospendere ogni attività inerente all’apertura del Centro di accoglienza per profughi al fine di valutare e verificare le condizioni logistiche e organizzative per una più attenta e complessiva fattibilità che miri alla condivisione, al coinvolgimento e alla responsabilità di tutti i soggetti istituzionali e non presenti sul territorio».
Nella stessa lettera inviata al governatore, Gallo, ricordando che da sindaco è autorità sanitaria e di protezione civile, lamenta di non avere avuto alcuna informazione sull’insediamento: «E’ grave ed inaccettabile – scrive – che la decisione non è stata comunicata ad alcuno, men che meno al sottoscritto e alle altre autorità. È legittimo, quindi, che si crei nella popolazione confusione e preoccupazione». Tuttavia, il sindaco puntualizza che egli stesso e la comunità dei suoi concittadini «sono votati, per tradizioni e cultura, ai principi dell’accoglienza e della solidarietà» e che «è ben lungi da noi esporre sentimenti contrari». Intanto, stamane, il responsabile della Protezione civile regionale, Antonino Musolino, ha visitato la struttura che, per sei mesi, dovrà ospitare, in località Manche di Rogliano, 150 richiedenti asilo politico, per lo più proveniente dalla Siria e dal Nordafrica.
Musolino è atterrato nell’elisuperficie attigua all’ospedale «Santa Barbara» e ha effettuato un sopralluogo nell’area di accoglienza, un dismesso complesso turistico. Ha incontrato i responsabili della cooperativa di gestione, ai quali ha espresso la sua soddisfazione per la efficienza della struttura che, come ha affermato, «garantisce una sistemazione ottimale per i profughi».

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