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MARATEA – Doveva essere un pomeriggio come tanti altri per Carlo Perretti. Il mare, gli amici. Il divertimento tipico di un diciassettenne “con la testa a posto”. Invece i suoi sogni di teenager si sono abbattuti su uno scoglio in un’assolata spiaggia marateota. E’ morto sotto gli occhi dei suoi amici e dei bagnanti che si trovavano lungo la costa di Marina di Maratea. I sanitari accorsi immediatamente sul posto, hanno potuto solo accertarne il decesso dopo aver tentato per diverso tempo di rianimarlo. La dinamica dell’incidente è chiara. Sembra che il ragazzo si sia arrampicato su alcuni scogli per un tuffo. La zona detta “Il palo” è famosa a Maratea. Molti ragazzi, infatti, la raggiungono per respirare l’ebrezza di buttarsi in acqua. Un’operazione che Carlo Perretti avrà fatto tantissime volte ma che invece ieri si è trasformata in tragedia. Dalle informazioni raccolte da alcuni testimoni sembra che si sia staccata una parte della roccia che sosteneva il diciasettenne. Il ragazzo, a questo punto, avrebbe perso l’equilibrio e fatto un volo di più di due metri. Una caduta che, purtroppo, gli è stata fatale. L’impatto con la scogliera, infatti, è stato tremendo. Ha battuto prima con le spalle e poi con la nuca causandogli un trauma cranico. Alcuni testimoni – anche se non è stato confermato – che si trovavano nella zona sostengono che la parte della roccia che si è staccata, gli sia andata a finire sul torace. Il panico come è facile immaginare, si è diffuso su tutta la spiaggia. Qualcuno ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri, i sanitari del 118 e il personale della Capitaneria di Porto.
L’eliambulanza decollata dal San Carlo è arrivata intorno alle 16.30. Il cuore del povero ragazzo ha finito di battere alle 18.28. Al momento in cui si scrive i militari dell’Arma stanno sentendo alcuni testimoni per ricostruire al meglio la dinamica dell’incidente. Il corpo è stato portato all’obitorio del cimitero di Maratea.
Molti ragazzi nel pomeriggio di ieri sono partiti alla volta di Maratea. Doveva esserci la festa di laurea di una parente del ragazzo defunto. Invece si trovano a piangere un giovane amante del basket strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari.
Giovanni Rosa
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