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E’ stato finito con un colpo in testa Francesco Fossari, il 43enne ucciso nelle prime ore del pomeriggio di ieri a Melicucco, nel Reggino. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, pare che l’uomo sia stato attinto da almeno 12 colpi di pistola calibro 9×21. Quattordici, invece, sarebbero i colpi esplosi dal killer. Fossari, condannato nel 2008 per spaccio di stupefacenti, con ogni probabilità conosceva il suo assassino. Gli investigatori, giunti sul luogo del delitto dopo circa 10 minuti dall’agguato (alle 14.10) hanno trovato la sua Audi A1 bianca ancora in moto e il corpo del 43enne a distanza di circa 10 metri dal mezzo. Il luogo del delitto è un’arteria che collega i piccoli centri di Melicucco con quello di Anoia. In quest’ultimo, Fossari gestiva un negozio di infissi insieme ai suoi fratelli. Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Polistena coordinati dalla procura di Palmi. Le indagini sono concentrate negli ambienti della criminalità di Melicucco, ma non si trascura la vita privata di Fossari.
LE INDAGINI
Secondo le prime indagini sull’omicidio di Fossari, a sparare sarebbero state due persone e tale indiscrezione troverebbe riscontro nei bossoli di due calibri rinvenuti sulla scena del delitto. Altro dato emerso nel corso della mattinata è che Fossari, ucciso ieri pomeriggio intorno alle 14 nei pressi del cimitero cittadino, sia stato colpito almeno 4 volte in faccia. Le indagini sono condotte dalla polizia del commissariato di Polistena e coordinate dalla procura di Palmi. In questo momento, le indagini puntano nell’ambito della criminalità locale.
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