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COLOBRARO – Ha reagito nel peggiore dei modi, per fortuna senza gravi conseguenze, quando, entrando nella propria abitazione, si è reso conto che sua moglie, Flavia Marsico, trentenne, nata in Argentina da emigrati colobraresi, si intratteneva con Matteo Lucarelli, 40 anni, disoccupato, (separato e padre di tre figli), con il quale, pare, avesse da tempo una relazione. L’uomo in questione è Eliseo Di Napoli, 36 anni, incensurato, idraulico di professione. “Un bravo ragazzo” come tengono a sottolineare i suoi compaesani. Veniamo ai fatti. Nella mattinata di domenica scorsa l’uomo è uscito di casa, ben presto, lasciando sua moglie in casa con la loro figlioletta non ancora in età scolare. Probabilmente aveva preannunciato che sarebbe, trattandosi di un allontanamento per motivi di lavoro, rientrato per l’ora di pranzo. Invece così non è stato: poco dopo le 9, infatti, Di Napoli rientrando in casa vede Matteo Lucarelli con sua moglie e va in escandescenza. Ha subito impugnato un coltello con il quale, riferiscono i carabinieri della Compagnia di Policoro agli ordini del capitano Fernando Carbone, ha cercato di colpire il rivale. La lama però si è spezzata e allora ha impugnato un secondo coltello colpendolo successivamente in diversi punti. I carabinieri, sul posto, della locale Stazione, hanno rinvenuto e sequestrato i due coltelli. Durante tutta la giornata di domenica i militari in forza a Colobraro pertanto hanno lavorato incessantemente per venire a capo della vicenda che si è conclusa con l’arresto di Di Napoli. Lucarelli era accasciato a terra in via San Francesco, a prestargli le cure, poiché sanguinante, è stato un compaesano, un muratore che ha frequentato tempo fa un corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo stesso, pare abbia chiamato il 118, il cui personale ha contattato i carabinieri perché occorreva ausilio per consentire l’atterraggio dell’eli-ambulanza fatta intervenire perché una persona, che sarebbe caduta in terra procurandosi dei tagli, aveva bisogno di cure. Il comandante della Stazione, non convinto della dinamica riferitagli, ha avviato immediatamente gli accertamenti per ricostruire i fatti. Lucarelli è stato trasportato in volo presso l’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera dove è stato giudicato guaribile in dieci giorni, e dimesso dopo poche ore. Di Napoli, invece, inizialmente si era recato prima nella vicina Valsinni da suo fratello maggiore e subito dopo, viste le attive e pressanti ricerche dei carabinieri, è ritornato a Colobraro intorno a mezzogiorno recandosi in caserma dove si è costituito. L’uomo è stato tratto subito in arresto e associato alla Casa Circondariale di Matera, a disposizione del Procuratore della Repubblica, Celestina Gravina. La comunità di Colobraro è rimasta a dir poco scossa, mai a memoria d’uomo si ricordano fatti simili. Il paese è piccolo, e, come si suol dire, la gente mormora. E sul fatto che Flavia e Matteo avessero una relazione c’era molta gente pronta a scommetterci. Matteo, aveva una pasticceria che non da molto aveva chiuso e – riferiscono i bene informati – la donna era solita intravedersi da quelle parti. Flavia Marsico, attualmente fa la casalinga, ma in passato ha lavorato in qualità di collaboratrice di un odontoiatra. Qualcuno racconta che il matrimonio di Lucarelli sia naufragato proprio a causa della sua presunta relazione con Flavia. Pare che di Napoli che a quanto pare il sospetto che sua moglie lo tradisse, ce l’aveva da molto tempo, abbia procurato cinque ferite da taglio per fortuna non gravi. L’imputato è difeso dall’avvocato Andrea Bernardo, che è anche sindaco del paese e che ieri si è recato in carcere per fargli visita.
Pierantonio Lutrelli
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