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Quattro persone sono state arrestate dalla polizia per una rissa che avrebbe preceduto l’omicidio di Vincenzo Priolo, di 29 anni, ucciso l’8 luglio scorso a Gioia Tauro. Per il delitto è ricercato un giovane.
Secondo quanto trapelato, Priolo ed altre persone avrebbero cercato di aggredire il giovane irreperibile che poi lo avrebbe ucciso. L’uomo è stato assassinato mentre saliva sulla sua automobile, parcheggiata sotto casa.
Le quattro persone arrestate sono Domenico Romagnosi, 21 anni (con precedenti per armi), Francesco Bagalà, 21, Vincenzo Marcianò, 34, Giuseppe Forgione, 22 anni. I primi due sono stati arrestati a Gioia Tauro, mentre gli altri due giovani sono stati fermati rispettivamente a Villa Crosia, in provincia di Imperia, e a Brugheria, in provincia di Milano. I particolari dell’arresto sono stati resi noti dal procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo e dal dirigente del commissariato di Gioia Tauro Francesco Rattà nel corso di una conferenza stampa tenuta in procura stamattina.
Secondo quanto appreso nel corso dell’incontro, i quattro giovani erano in compagnia della vittima la mattina dell’8 luglio scorso, giorno in cui Priolo rimase vittima di un agguato sulla statale 111 di Gioia Tauro, nel Reggino. I quattro avrebbero partecipato alla rissa insieme alla vittima contro il killer che ha poi sparato al cognato di Girolamo Piromalli quattro colpi di pistola. Per questo motivo sono accusati dalla procura di Palmi di rissa aggravata dall’evento morte di uno dei partecipanti. Gli arresti sono stati effettuati in contemporanea questa mattina alle 5 dagli agenti del commissariato di Gioia Tauro e dalla Mobile di Reggio Calabria, e dalle squadre mobili di Milano e Imperia. L’individuazione dei quattro gioiesi è stato reso possibile grazie al sistema di video sorveglianza che ha immortalato la rissa e l’omicidio. Per il delitto è attualmente ricercato un altro giovane di Gioia Tauro colpito da un decreto di fermo della procura di Palmi, ma al momento risulta irreperibile. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip di Palmi Paolo Ramondino su richiesta del pubblico ministero Giulia Pantano.

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