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Sono stati gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Castrovillari ad arrestare Stefano Annichiarico, il 41enne rampollo della ricca famiglia di orafi castrovillaresi.
Il 41enne è accusato di violenza sessuale nei confronti di due minori. Numerosi gli episodi secondo le indagini, che duravano da circa tre anni, e che sarebbero avvenuti in luoghi diversi ed in alcuni casi all’interno dell’autovettura di proprietà del quarantunenne arrestato. Secondo il dossier della polizia l’uomo minacciava pesantemente i minori in caso di rifiuto di sottostare alle sue brutali attenzioni. Annichiarico, sposato, padre di una bambina, candidato con Forza Italia alle elezioni politiche del 2007, negli ultimi anni si era allontanato dalla moglie e dal lavoro.
La notizia, nonostante il riserbo degli inquirenti, ieri pomeriggio ha fatto il giro della città del Pollino dove la famiglia Annichiarico è molto nota, non solo per la storica bottega orafa di via Roma, ma anche per una tragedia che la colpì nel 1982 quando, in piena epoca di sequestri di persona, il 9 novembre venne rapito e ucciso Edoardo, all’epoca 16enne (fratello maggiore di Stefano), da una banda di rapitori che chiese 300 milioni di lire per liberarlo ma che alla fine lo uccise e ne gettò il corpo in un fosso lungo l’autostrada Salerno-Reggio.

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