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POLICORO – Agiscono nella tarda serata, probabilmente sanno che i proprietari sono fuori, spaccano tutto per trafugare solo materiale prezioso e poco ingombrante; i loro obiettivi privilegiati si trovano tutti in periferia, lontani da “occhi indiscreti”. Da alcune settimane non c’è pace per i residenti dell’hinterland di Policoro e Rotondella, dove diverse villette sono state svaligiate presumibilmente da una banda ben organizzata, che agisce forse senza mezzi dopo aver sorvegliato per alcuni giorni la vittima prescelta. L’ultimo colpo in ordine di tempo è accaduto domenica sera nella zona artigianale, dove è stata presa di mira la villetta adiacente e l’azienda di commercializzazione di materiale edile di Felice Dragonetti. I ladri hanno agito tra le 21 e la mezzanotte, sicuri di non trovare nessuno, perché il figlio del proprietario è uscito intorno alle 21 ed il resto della famiglia si era recato nel paese d’origine, tornando a casa intorno alle 24 per trovare il disastro. I malviventi (probabilmente più di uno) sono entrati prima negli uffici, rovistando ovunque senza prendere nulla, lasciando anche i computer, forse perché troppo ingombranti da portarsi dietro senza un’auto. Poi sono entrati nell’abitazione adiacente, scassinando con un piede di porco le porte blindate; hanno prima spostato tutti i quadri, probabilmente alla ricerca di una cassaforte, che non c’era. Quindi si sono spostati nelle camere da letto, dove hanno vuotato i cassetti trafugando oro e contanti, con un particolare piuttosto curioso: hanno lasciato gli orologi più commerciali e meno preziosi, prendendo solo quelli di maggior valore. Un altro dato interessante, perché fa pensare alla necessità di ridurre al massimo il peso da trasportare, forse a piedi. Infine, non contenti, sono entrati nel bar della famiglia Dragonetti, rubando le sigarette e scassinando le macchinette videopoker per prelevare le monete. Un vero blitz, maturato per circa mezz’ora in una zona piuttosto isolata, seppur a poche decine di metri dalla Statale 106 jonica e dal centro commerciale “Heraclea”, dove nel recente passato si sono registrate diverse incursioni. Ma per le modalità operative e la tipologia della refurtiva, questi ultimi colpi non presentano analogie con quelli portati a segno ad inizio anno sempre nella zona artigianale, quando furono derubate le aziende Agrifranchino e il deposito della Grassani&Garofalo, a due passi da Dragonetti. Resta alta la preoccupazione nelle zone periferiche di Policoro, dove ormai le villette svaligiate non si contano più. Qualcuno solleva l’allarme nomadi, vista la tipologia della refurtiva e le modalità operative. Di sicuro a Policoro, nonostante un’ordinanza sindacale di divieto, stazionano da settimane alcuni gruppi di rom, anche a bordo di camper. Non si vuole alimentare una stucchevole caccia alle streghe, ma forse sarebbe comunque il caso di intensificare i controlli, non lasciando nulla di intentato.
Antonio Corrado
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