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Continua il lavoro incessante del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria in tema di tutela delle acque marine. È stata costituita da tempo – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – una speciale ‘task force’ tra Regione, Arpacal e Guardia Costiera, che incrementerà ulteriormente il lavoro di monitoraggio e controllo.
L’Arpacal, nei prossimi giorni, effettuerà nuovi prelievi in alcuni tratti di costa della nostra regione. «Ho sentito il Comandante della Guardia Costiera De Luca – ha affermato il Presidente della Regione Scopelliti – e abbiamo stilato un piano operativo che prevede controlli più assidui, soprattutto nel fine settimana, con l’utilizzo combinato di motovedette ed aerei che sorvoleranno le coste calabresi. Ci sarà il supporto anche dei mezzi e degli uomini dell’Arpacal e della Regione».
«Abbiamo motivi fondati – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano – per pensare che quello accaduto in alcuni tratti di costa calabrese, sia frutto di una gestione approssimativa del sistema della depurazione. Le indagini che stiamo facendo svolgere in maniera accurata, stabiliranno se i gestori degli impianti di depurazione in alcune ore del giorno o della notte, e in determinati giorni specifici, abbiano, per cause da verificare ma che non sono mai state comunicate, come previsto all’Arpacal e all’Asp, tolto l’energia elettrica, provocando lo scarico a mare. Non vorremmo che fossimo passati dall’idea delle ‘vacche grassè con finanziamenti che venivano erogati ai gestori nel territorio senza criterio oggettivo, alle ‘vacche magrè e che quindi questa sia una delle cause del mal funzionamento degli impianti. Insieme alla Guardia Costiera, siamo costantemente impegnati per far fronte ad ogni emergenza sul territorio. Laddove evidenzieremo delle irregolarità, degli abusi o degli illeciti di qualsiasi natura, siamo pronti a coinvolgere gli uffici giudiziari competenti».
«Dalle altre indagini svolte dall’Arpacal nel territorio del vibonese – ha dichiarato inoltre il direttore generale del dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri – è emerso che sussistono dei problemi legati alla presenza di schiuma di origine naturale, fenomeno cosiddetto delle mucillagini, favorito anche dalle particolari condizioni meteo-climatiche. Tale situazione non crea conseguenze ai fini della balneabilità».
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