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VULTURE – Rappresentano le due facce delle acque minerali lucane. Da una parte la ex Cutolo, dall’altra la Gaudianello. Due storici marchi del settore che stanno vivendo momenti contrapposti. I lavoratori della ex Cutolo dopo diversi giorni di tensione e di scioperi hanno ottenuto dalla Regione il via libera per la mobilità (il 26 luglio la commissione competente si riunirà per ratificarla), quelli della Gaudianello otterranno un premio di obiettivo di 30.000 euro. Eppure fino a poco tempo fa i destini delle due aziende sembrava segnato. Anche la Gaudianello navigava in brutte acque. Alla fine del 2009 c’erano stati diversi scioperi. Efibanca – che controllava l’azienda – dopo diversi tentativi di vendere il marchio c’era riuscita con la Norda. Da quel punto in poi – siamo nell’ottobre del 2010 – la Gaudianello è letteralmente decollata chiudendo di fatto una vertenza che aveva non poco preoccupato i suoi 130 lavoratori. Ben diversa la questione della ex Cutolo. Il forte indebitamento che si è consolidato nel corso degli anni (circa 30 milioni allo stato attuale) non ha permesso un vero rilancio dello storico marchio. Lo sdoppiamento della società ma anche scelte di marketing sbagliate, hanno fatto scivolare la Cutolo (che nel frattempo è diventata Acque Rionero con il 51 per cento controllato da Paninvest della famiglia Panzironi) nel baratro. Gli ultimi mesi con una causa di fallimento sulle spalle sono stati quelli più caldi. L’avvio dello sciopero a fine maggio, le dimissioni di Panzironi, la decisione di chiudere i battenti il 30 giugno, l’inasprimento dei rapporti con la proprietà, lo strappo di alcuni lavoratori sono solo alcuni degli argomenti all’ordine del giorno di questo inizio estate. L’interessamento della Black Diamond srl che ha presentato un piano di rilancio non è bastato per sancire la chiusura dello stabilimento. Due strade parallele, che a un certo punto si sono separate. La Gaudianello ha trovato sulla sua strada la Norda. La Cutolo nessuno se non la Black Diamond il cui progetto di rilancio è stato bocciato dai lavoratori. Nello stabilimento di contrada La Francesca i lavoratori discutono dell’avvio delle procedure della mobilità, in quello di Melfi si discute invece sul premio di produzione. Azienda e sindacati, infatti, hanno concordato che, al raggiungimento dell’obiettivo di vendita di 260 milioni di bottiglie per il 2011, sarà corrisposta ai lavoratori l’intera cifra pattuita – circa 30.000 euro – e che il 50 del premio del premio sarà comunque erogato anche in caso di non raggiungimento dell’obiettivo fissato a condizione che il tasso di assenteismo sia al di sotto di quello raggiunto nel 2010. I segretari di Fai, Flai e Uila, unitamente alla Rsu di stabilimento, salutano positivamente l’approvazione dell’accordo da parte dei lavoratori e ritengono soddisfacente l’intesa economica siglata con l’azienda. «Con la firma di questo accordo – commentano Lapadula, Esposito e Nardiello – parte con il piede giusto la collaborazione con la nuova proprietà della Gaudianello nella speranza che un gruppo di livello nazionale come la Norda possa assicurare allo stabilimento lucano una prospettiva di sviluppo, sia in termini di investimenti e quote di mercato, sia in termini occupazionali». Due facce diverse di un’unica medaglia in cui – forse – ha influito un modo diverso di intendere il business delle acque minerali.
gio. ros.
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