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Il boss della ‘ndrangheta, Cosimo Alvaro, alias “Pelliccia” di 47 anni, capo dell’omonima cosca di Sinopoli, è stato arrestato dalla polizia a Rizziconi (Rc). L’arresto di Alvaro è frutto di un’operazione congiunta eseguita dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dai commissariati di Gioia Tauro e Palmi. Cosimo Alvaro era ricercato da oltre un anno con l’accusa di estorsione ed intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalle modalità mafiose.L’uomo è stato sorpreso dai poliziotti in un casolare in compagnia di un pregiudicato, Rocco Restuccia, di 37 anni, che è stato arrestato per favoreggiamento. Alvaro aveva assunto la guida della cosca dopo la morte, per cause naturali, del padre, Domenico. Da quando aveva assunto il comando del gruppo criminale, il ruolo di Cosimo Alvaro era diventato sempre più importante, creando contatti e ampliando gli affari della cosca. Molti gli investimenti fatti dal gruppo Alvaro a Reggio Calabria e nella provincia, con l’acquisizione di importanti attività economiche e commerciali.
Alvaro gestiva gli affari della sua cosca da un ufficio che aveva creato in una casa di riposo di Reggio Calabria, «Villa Speranza», acquisita fittiziamente e poi sottoposta a sequestro. A Cosimo Alvaro vengono contestati, oltre ad estorsione ed intestazione fittizia di beni, l’associazione per delinquere di tipo mafioso armata. La cosca Alvaro ha anche importanti diramazioni internazionali ed è stata coinvolta in numerose operazioni dirette dalla Dda di Reggio Calabria, tra cui la più importante è Crimine.
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