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Hanno trascorso la prima nottata sul tetto-balcone di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, precari ed i dirigenti del sindacato autonomo USB. Le forze dell’ordine, secondo quanto riferito dal sindacato, che hanno provato ad isolare i 7 lavoratori (6 uomini ed una donna),rimuovendo l’impalcatura che circonda il palazzo.
«La protesta, dunque, – è scritto in un comunicato – continua per i lavoratori che da due giorni sono sospesi decisi in cima al palazzo della regione, determinati ad andare avanti ad oltranza, malgrado l’assoluta indifferenza non solo delle istituzioni regionali, ma anche di tutte le forze politiche calabresi; infatti, malgrado ieri si svolgesse nello stesso Palazzo Campanella una seduta del Consiglio regionale, nessuno tra i 50 consiglieri, ad eccezioni di De Gaetano, ha avvertito la necessità di informarsi sul perchè 7 uomini sopra ed un centinaio sotto stanno protestano, disposti a tutto, pur di ottenere il riconoscimento dei propri diritti, ossia la sospirata stabilizzazione dopo 15 anni di precariato, vissuti nell’assoluta incertezza. Lo stesso Presidente della Giunta – scrive l’Usb – ieri si è fatto vivo solo per provocare i lavoratori, al punto che uno di loro si è sentito male, per cui l’ambulanza ha dovuto accompagnarlo in ospedale. La situazione economica della nostra regione ed i conseguenti disagi dei lavoratori di tutta la Calabria, sembrano – secondo l’Usb – non preoccupare questa classe dirigente, preoccupata, invece, solo di organizzare manifestazioni come miss Italia, anzichè provare ad affrontare e risolvere i problemi concreti».

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