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E’ stato a Cosenza Bruno Giannotta (in foto), 36 anni, per reati commessi a Reggio Calabria ed è accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco, violenza sessuale, estorsione e minacce ai danni di una donna. I poliziotti hanno raggiunto il 36enne presso la sua abitazione cosentina e, dopo gli adempimenti di rito, è stato tradotto nel carcere “Cosmai” di via Popilia. Secondo le accuse mosse dagli inquirenti, Giannotta avrebbe percosso una donna, procurandole lesioni, e l’avrebbe costretta, con l’uso di violenza e minacce, a subire atti sessuali. Atti che sarebbero andati avanti a lungo. E quando la donna ha deciso di porre fine alla loro relazione, l’avrebbe minacciata con una pistola costringendola a consegnargli tutto il denaro in suo possesso. Una pratica questa dell’estorsione che sarebbe stata messa in pratica «reiteratamente». Giannotta era stato protagnista nel 2008 di un altro episodio; aveva sparato contro il titolare dell’agenzia immobiliare Tecnocasa di Commenda di Rende, sotto la sua abitazione a via Popilia. Ben nove i colpi esplosi a distanza ravvicinata contro la vittima, di cui sette all’altezza del petto attraverso il vetro del portone d’ingresso del palazzo. Intanto è stata perquisita la casa dove Giannotta abita a Reggio e sequestrate le altre armi in suo possesso. Formalizzata l’accusa di tentato omicidio, Giannotta è stato tradotto in carcere.
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