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Le 36 commissioni formate da oltre 250 esperti assaggiatori dell’Onav hanno preso in esame 1021 vini, proposti da 389 aziende e cantine di tutta Italia. La prima tornata di assaggi ha prodotto una prima scrematura; tutti i campioni che hanno ottenuto un punteggio eguale o superiore alla soglia minima di eccellenza prevista dal regolamento del Concorso sono stati quindi riassaggiati da altre Commissioni Onav, per una ulteriore verifica di qualità. Una supercommissione di esperti dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino si è infine riunita per assegnare gli ambitissimi Oscar della Douja, riconoscimenti riservati ai vini che hanno riportato, nelle varie fasi di degustazione, valutazioni superiori ai 90/100. L’unico vino del potentino ad aggiudicarsi l’Oscar è stato l’Oraziano 2006, della casa Armando Martino di Rionero in Vulture.
I premi ordinari sono andati all’Aglianico del Vulture 2007 (sempre di Martino), alle produzioni “bio” “Il Repertorio” 2008, “La Firma” 2008 e “Il Sigillo” 2007 delle Cantine del Notaio di Gerardo Giuratrabocchetti (Rionero), al “Portale Adduca” 2005 di Casa Maschito (Maschito) e al “Likos” 2008 delle Vigne Mastrodomenico di Barile.
“Competizioni di grande livello come il Douja d’or sono banchi di prova importanti per comprendere quanto l’Aglianico del Vulture possa reggere la concorrenza e distinguersi a livello nazionale – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte –. Si tratta anche di una vetrina promozionale importante per i produttori del Vulture e di un ritorno di immagine per l’intero territorio, che intorno all’Aglianico e ai prodotti tipici può attrarre i viaggiatori del gusto, con interessanti ricadute per la ricettività tradizionale e agrituristica, l’agricoltura e l’artigianato tipico“.
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