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«I risultati del referendum vanno rispettati nelle loro indicazioni. Il Pdl e il centrodestra avevano lasciato libertà di espressione agli elettori e molti votanti del centrodestra, come documentano istituti di rilevazione, hanno partecipato all’esperienza referendaria». Lo ha detto il senatore Cosimo Latronico (Pdl). «Ora – ha aggiunto Latronico – bisognerebbe rispettare da parte di tutti il responso degli italiani che si sono recati alle urne per esprimersi su argomenti sensibili come la gestione dei beni pubblici ed il tema nucleare che ha finito per condizionare il giudizio delle persone dopo i fatti tragici del Giappone. E’ quindi da evitare ogni forma di strumentalizzazione sul piano del governo e della sua tenuta. L’esecutivo dovrà ripartire dai problemi del Paese e dalle reali aspettative, le prossime verifiche parlamentari saranno utili a guadagnare lo spirito della colazione e la sua forza riformatrice». Secondo il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero (Pd), “l’esito del referendum va ben oltre il suo stesso significato e le chiare scelte di merito che ha voluto fare l’elettorato. E’ evidente che il Paese chiede una nuova stagione amministrativa, una nuova idea di sviluppo, un nuovo modo di essere governati. Si chiude definitivamente una fase, quella che ha visto il Paese illuso da un progetto che non c’era e governato in funzione non già di un interesse generale ma in funzione, di volta in volta, di interessi di singole parti, da quelle dei territori a quelle più personali. Si chiude un’era. È in tale contesto che si pone anche la questione federalismo, attuato ben lontano dai sani principi ispiratori, oggi ostacolo e non opportunità per i Comuni. Da oggi si cambia anche su tale tema». Per il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv), «la buona percentuale di affluenza dei lucani alle urne è un segnale chiaro e inequivocabile di voglia di partecipazione e di riappropriarsi di strumenti di democrazia, ridando valore all’istituto referendario, oltre che un messaggio politico al Governo di centrodestra. Ci sono diversi significati politici, sociali e civili che vengono dall’esito del referendum, tutti convergenti ad affermare un nuovo modo di fare politica attiva da parte dei cittadini proseguendo la scia positiva delle amministrative di metà maggio». Il presidente dei Verdi per la Costituente, Mario Di Dio, ha detto che «i Verdi sono entusiasti come no mai. Il voto ha dimostrato che il Governo viaggia su una strada diversa da quella su cui viaggiano l’Italia e gli italiani. Questo referendum dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge». Il comitato «Vota sì per fermare il nucleare» ha espresso “entusiasmo» per l’esito del referendum che «conferma ancora una volta, dopo il netto no del 1987, l’inequivocabile volontà degli italiani di rinunciare definitivamente all’energia dell’atomo».
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