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Su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza è stato sequestrato il cantiere per la costruzione di due edifici nelle immediate vicinanze della casa circondariale su via Popilia. Nell’inchiesta sono indagate tre persone. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Dario Granieri e dall’aggiunto Domenico Airoma, sono state avviate dopo la denuncia dell’amministrazione penitenziaria che aveva segnalato come «sull’area limitrofa al penitenziario di Cosenza sono in corso di realizzazione interventi edilizi che poichè insistono a ridosso del muro di cinta consentiranno la possibile introspezione all’interno del carcere, con evidenti gravissime, ripercussioni negative in termini di sicurezza, ossia, comunicazioni fraudolente con i detenuti, rilievi fotografici non autorizzati, lancio di oggetti».
A causa dei lavori nel cantiere il direttore della casa circondariale è stato costretto a predisporre servizi di vigilanza supplementari. La procura, che ha delegato le indagini alla sezione d polizia giudiziaria della guardia di finanza, ha deciso di intervenire d’urgenza per impedire che i lavori potessero proseguire. Gli indagati sono il legale responsabile della cooperativa che stava eseguendo i lavori, il progettista e il dirigente del settore pianificazione e gestione del territorio del comune di Cosenza . Si contesta la violazione della legge urbanistica e la turbativa alla regolarità dei servizi della casa circondariale, derivanti dalle attività edilizie in corso. Per la realizzazione dei due edifici risulta tra l’altro presentata domanda di finanziamento alla Regione.
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