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SONO stati utilizzati anche per l’acquisto di un grosso quantitativo di fiori e per pagare un’agenzia di pompe funebri alcuni degli assegni rubati nel 2010 nella sede milanese di una banca straniera, ritrovati nel Potentino dalla Polizia stradale della Basilicata e dalla polizia giudiziaria di Potenza, che hanno denunciato per truffa e ricettazione cinque persone, mentre una è agli arresti domiciliari e per due è stato disposto l’obbligo di firma. I particolari dell’operazione, denominata «Appia», sono stati illustrati dal comandante e dal dirigente del primo e del secondo settore della Polizia stradale della Basilicata, Andrea Spinello e Angelo Giugni, e dal comandante della squadra di Polizia giudiziaria di Potenza, Giuseppe Palermo. Gli agenti della Polstrada hanno scoperto i primi assegni nel corso di un controllo che si è svolto sulla via Appia di Potenza, nell’auto di una delle otto persone denunciate (che tra l’altro guidava senza patente, ritirata in precedenza). Dalle indagini sono emersi altri 15 assegni, una parte dei 500 rubati nella sede dell’istituto di credito, in possesso delle tre persone arrestate, Domenico De Vito (ai domiciliari), Rocco Cantore e Giuseppe Losasso (con l’obbligo di firma), residenti a Baragiano (Potenza). I titoli, in bianco, venivano acquistati al prezzo di cento euro l’uno, e poi rivenduti o utilizzati per acquistare beni o servizi, attraverso molte «girate». I cinque denunciati sono residenti nelle province di Salerno, Benevento e Cosenza: indagini sono in corso, in quelle zone, per rintracciare gli altri assegni rubati o eventuali truffe.

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