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Atzori ha salutato la Reggina ieri al Centro di Sant’Agata. Ad introdurlo è stato il presidente Lillo Foti, che ha brevemente raccontato le prodezze della sua squadra: «Abbiamo riportato la Reggina in un sistema di gradimento, il lavoro di mister Atzori che ringraziamo per quel che ha fatto, è stato proficuo. Abbiamo adottato la linea giovani, con elementi della Lega pro e del vivaio. Molti di loro potrebbero approdare in piazze importanti di serie A. Siamo felici per noi e per loro, dopo un anno molto triste. Il pubblico ritornato al Granillo ci consente di riprendere il cammino con rinnovato entusiasmo». «L’amico Atzori – ha proseguito Foti – ha saputo interpretare in pieno il nostro pensiero e modo di essere. Quando la Reggina lo ha scelto ne conosceva le qualità tecniche e umane. Per questo motivo lo salutiamo da amico e lo ringraziamo insieme al suo staff, augurandogli le migliori fortune mentre la società amaranto preparerà col solito stile, sulla scia dell’entusiasmo di oggi, la sua nuova stagione sperando di ripeterla».
Lo stesso tecnico ha poi parlato della nuova destinazione, sottolineando che nel cuore porterà sempre la sua Reggina: «Il presidente ha deciso di congedarmi, ma non può essere diversamente visto che le strade si separano. Grazie ai miei ragazzi, veri artefici di questa annata splendida, ma grazie anche a tutti coloro che hanno lavorato fuori e dentro il campo. Quando si ottengono questi risultati, i meriti vanno equamente divisi. Ringrazio anche voi della stampa, sempre attenti ed anche critici al momento giusto. Per me è stato un onore essere qui. Il calore e il trasporto con cui abbiamo vissuto questa stagione mi porta a ringraziare anche i tifosi. Da calciatore non avevo mai visto questo stadio perchè era più piccolo, da allenatore ho avuto la fortuna di vederlo stracolmo com’è successo nei play off col Novara. La Reggina con i suoi giovani e col suoi pubblico è un patrimonio da non disperdere. Il lavoro di questa stagione deve avere un seguito».

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