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di PIPPO CALLIPO
Qualche sera fa, mentre stavo distrattamente guardando la televisione, la mia attenzione è stata attirata da un filmato che ho definito subito demenziale; solo dopo qualche secondo ho realizzato che si trattava del nuovo spot pubblicitario, commissionato dalla Regione Calabria, per “rilanciare” il turismo in prossimità dell’imminente stagione estiva. Francamente sono rimasto così tanto male e frastornato da rimanere senza parole. Offeso, indignato come se avessero deriso la mia dignità di calabrese, orgoglioso di esserlo. Mio figlio, forte della sua spensierata giovinezza, ha sorriso all’imbarazzante frase di uno dei mitici Bronzi. “così mi ab-bronzo” ed io, nel contempo, mi sono immaginato tutti i milioni di Italiani che sorridono – guardando lo spot – di noi Calabresi e della grottesca visione generata dai bronzi animati. Credo che una pubblicità più dissacrante e irriverente non potesse essere ideata ed è proprio vero che al peggio non c’è mai fine! Sono davvero molto indignato, più di quando su tutti gli spazi pubblicitari d’Italia campeggiavano i manifesti autolesionistici della campagna di Oliviero Toscani; almeno in quel caso si poteva cercare di intravedere la genialità del suo ideatore, anche se io non ci sono mai riuscito. I Bronzi di Riace rappresentano un valore inestimabile e noi, loro privilegiati custodi, non abbiamo trovato di meglio che ridicolizzarli davanti a milioni di Italiani come se non bastasse la loro immobile bellezza, la loro immacolata perfezione a renderli attraenti per chiunque, anche per chi non è un appassionato di arte. Conosco gente che di fronte al loro splendore, alla loro perfezione è rimasta così profondamente commossa ed emozionata da arrivare alle lacrime e gente che è rimasta ore ad osservarli senza proferire parola. Siamo sicuri che non sarebbero bastate le loro immagini unite agli splendidi panorami della nostra regione per realizzare uno spot efficace? In altri posti del mondo opere di questo tipo sarebbero bastate, da sole, ad attirare centinaia di migliaia di visitatori. Anche un turismo culturale destagionalizzato che però avrebbe bisogno di essere supportato da un sistema ricettivo ben organizzato, da strade e autostrade, da mare pulito, da “pacchetti” che comprendano visite all’immenso patrimonio archeologico, religioso, paesaggistico e culturale di cui la nostra regione è comunque ricca. Potrei continuare questa mia dichiarazione elencando le tante potenzialità della nostra regione e criticando l’inefficacia delle nostre azioni che continuano a sommare, sulla nostra già debole economia, disastri. Sono, però, per la prima volta, quasi abbattuto di fronte a tanta grottesca esibizione da non poter fare altro che unire la mia voce ai tanti che già hanno scritto per ritirare questa vergognosa pubblicità.
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