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E’ stata lei stessa a presentarsi ai carabinieri. Era arrivata vicino Lagonegro (Pz) a Castelluccio Inferiore, la 14enne che si era allontanata da San Vincenzo La Costa. La giovane di cui non si avevano notizie dalla mattinata di ieri è purtroppo protagonista di una vicenda difficile; sarebbe infatti rimasta vittima di abusi sessuali da parte del cugino più grande che è finito in cella, e poi ai domiciliari, nel mese di marzo. E proprio quela vicenda aveva fatto subito temere il peggio da parte dei genitori. La quattordicenne si è allontanata volontariamente da casa utilizzando la propria bicicletta, e dopo aver raggiunto la fermata dei pullman aveva deciso di lasciarsi alle spalle quel paese.
Ma alla fine ci ha ripensato perchè appena varcato il confini della Calabria, a Castelluccio Inferiore, la ragazzina è scesa e ha raggiunto la caserma dei carabinieri che l’hanno poi riportata a casa.
L’allarme era stato lanciato dai genitori e raccolto da parenti, amici e compaesani. Un incubo per i genitori ma forse di più per la ragazzina che per anni avrebbe subito abusi da parte del cugino L.S., 21 anni, e che forse voleva scappare per dimenticare quella brutta vicenda.
Era il 2003. Gli incontri a sfondo sessuale, tutti completi, sono proseguiti fino al marzo del 2009. Si sono tutti consumati all’interno del seminterrato del fabbricato dove abitano le rispettive famiglie. Sia la vittima che l’indagato hanno riferito agli investigatori che il tutto è iniziato per gioco. La denuncia era stata presentata dalla mamma della minorenne e dopo che quest’ultima, a seguito di una crisi di pianto, le aveva raccontato tutto di quei giochi da grandi all’interno del seminterrato. Nel corso dell’interrogatorio il giovane ha ammesso di aver fatto sesso con la cuginetta, ma di non aver mai usato violenza nei suoi confronti.
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