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Un latitante, Nicola Bruzzese, 32 anni, detto «semiasse», indicato come elemento della cosca mafiosa dei nomadi di Cassano Ionio, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano, della Tenenza di Cassano del Comando provinciale di Cosenza e del reparto Cacciatori di Vibo Valentia.
Abbruzzese è considerato elemento di primissimo piano del clan degli zingari dominante nella Sibaritide ma con tentacoli nel resto del Cosentino. Nicola Abbruzzese, fratello del capo della cosca, Francesco, di 41 anni arrestato nel 2008, è stato sorpreso da carabinieri e polizia in un bunker ricavato nell’abitazione dei genitori, dove si accedeva da un armadio. L’uomo era l’ultimo e il più pericoloso tra gli elementi di spicco della cosca in circolazione dopo l’arresto del fratello, del cugino Francesco, di 36 anni e di Nicola Acri. «Semiasse», nel 2008, era sfuggito a un’ordinananza di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. I pentiti lo accusano di avere partecipato a diversi omicidi e tentati omicidi. Abbruzzese aveva scontato una pena nel 2005 per associazione di stampo mafioso e, nel 2009, aveva fatto perdere le sue tracce per sfuggire ad un’ordinanza di custodia per associazione a delinquere, omicidio e tentato omicidio. L’uomo non era armato e quando è stato sorpreso all’alba non ha opposto resistenza. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, sono state perquisite quattro palazzine e 50 appartamenti.
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