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«Non È vero che i candidati a sindaco arrivati al ballottaggio a Cosenza sono entrambi di centrodestra. Mario Occhiuto è un uomo di centrodestra, coerentemente collocato nel centrodestra. L’altro è lo scarto del centrodestra».
Dure le parole di Scopelliti, che è anche coordinatore regionale del Pdl, nei confronti dell’avversario di Occhiuto, Enzo Paolini: «si è proposto a noi come candidato a sindaco, a Tonino Gentile prima e a me poi. E il fatto che fosse di Reggio in quel caso non l’aveva turbato». Poi «noi abbiamo detto che investivamo su Occhiuto e quel candidato ce lo siamo ritrovati – dice Scopelliti – nel centrosinistra. Un cambio così repentino, nel giro di 48 ore non credo proprio rappresenti una garanzia».
Mario Occhiuto dal canto suo, ha ribadito una «differenza di stile» con il suo avversario: «Se la campagna elettorale si è mantenuta pacata è stato merito nostro. Non abbiamo ceduto alle provocazioni, abbiamo continuato a parlare delle nostre idee, dei nostri contenuti e dei nostri programmi. Non abbiamo diviso la città in migliori e in peggiori. Hanno detto di me cose assurde – dice Occhiuto -sono stati messi on line falsi profili di Fb per diffamarmi, hanno rispolverato vicende del passato chiuse, chiarite e a me estranee».
Occhiuto ha poi lanciato un appello agli elettori: «Coinvolgete tutti, riportateli a votare. Il Consiglio è già formato e aspetta solo il suo sindaco». Il candidato assicura su un punto Katya Gentile, prima degli eletti e una consigliere donna del suo schieramento, che aprendo i lavori e spronando tutti ad andare alle urne per Occhiuto aveva espresso rammarico per l’assenza di altre donne. «Mi impegnerò – dice Occhiuto – perché ci sia una grande partecipazione di donne e perché tutti i miei candidati siano protagonisti».

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