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Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta, hanno sottolineato «la preoccupazione per il perdurante stato d’incertezza che si riscontra presso il dipartimento regionale Lavoro circa il riconoscimento del diritto alla mobilità in deroga sancito dall’accordo quadro sottoscritto, anche per 50 lavoratori della ex Standartela di Sant’Angelo Le Fratte (Potenza) nello scorso gennaio».
Ieri i sindacati hanno partecipato a un’assemblea nel corso della quale è emerso che «la situazione risulta quanto più paradossale in considerazione del fatto che alla parte più consistente degli ex dipendenti della Standartela è stata riconosciuta nell’arco del 2010 il diritto alla mobilità in deroga con l’erogazione delle relative spettanze». Per Cgil, Cisl e Uil, «al danno della perdita del posto di lavoro e ai ritardi che si continuano a registrare nei progetti di riconversione industriale del sito ex Standartela, ora si aggiunge la beffa della mancata corresponsione della mobilità in deroga che rischia di innescare una drammatica crisi sociale in virtù del fatto che questi lavoratori non hanno alcuna forma di reddito dallo scorso gennaio.
Nonostante le pubbliche rassicurazioni ricevute dall’assessore regionale al Lavoro, sul pagamento delle indennità entro Pasqua, circa la metà dei 1.700 aventi diritto – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali – non ha ancora ricevuto comunicazione in merito dall’Inps e per tale motivo si registra un arretrato che è prossimo ai 6 mesi, con gravi ripercussioni sul tenore di vita delle famiglie che, dopo mesi di attesa, sono ormai allo stremo».
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