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Sono stati presentati questa mattina presso la Sala Martini del Centro multimediale Finedit di Castrolibero (Cs), i risultati del progetto denominato “Il Giusto tempo” sulla conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro, che ha interessato e coinvolto le aziende del gruppo Dodaro, nei due ambiti di riferimento: industriale ed editoriale.
A fare gli onori di casa, la dottoressa Antonella Dodaro, amministratore delegato della Finedit e il presidente del gruppo, Francesco Dodaro; al tavolo dei lavori anche il Sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, comune che ospita le aziende interessate dal progetto, e poi in rappresentanza della Regione Calabria, Francescantonio Stillittani, assessore Regionale al lavoro; Giacomo Mancini, assessore Regionale al Bilancio ed alla Programmazione e Bruno Calvetta, Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale al Lavoro.
La seduta ha preso il via con l’intervento del sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, che ha sottolineato non solo la valenza imprenditoriale del gruppo Dodaro, le cui aziende sono nate e cresciute nel territorio da lui amministrato, ma soprattutto l’importanza del “tempo” in una società frenetica che spesso “ci rende schiavi, mentre la qualità della vita dipende proprio dalla possibilità di conciliare il tempo impiegato sul posto di lavoro, a quello da dedicare a se stessi e alla famiglia. Questa terra – ha detto il sindaco Greco – ha bisogno di persone che prima “fanno” e poi presentano i risultati, il tutto in sinergia con le istituzioni e gli enti locali”.
La parola è poi passata al presidente Francesco Dodaro, che oltre ad aver illustrato modalità e interventi dell’azienda per la realizzazione del progetto rivolto ai suoi lavoratori, ha voluto porre l’accento sui benefici che il lavoro ha apportato in termini di risultati aziendali: “la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro fa bene all’azienda, che deve trovare anche nelle istituzioni un alleato per realizzare politiche di welfare capaci di guardare al futuro nell’ottica dell’innovazione e della produttività”. “Quello che è importante non è il tempo speso per l’azienda – ha dichiarato il presidente Dodaro – ma la qualità del tempo ad essa dedicato”.
I dati effettivi e analitici sono stati esposti dall’antropologa e progettista, Matilde Ferraro che ha fornito una dettagliata presentazione di quanto emerso dai questionari somministrati ai dipendenti che hanno beneficiato del progetto; un quadro dettagliato sulle difficoltà e sulle esigenze dei lavoratori interessati dal progetto, e un analisi sulle possibili soluzioni per far sì che, i tempi della vita dei dipendenti riescano ad armonizzarsi con il tempo dedicato al lavoro.
Proprio due dei beneficiari di tale progetto hanno preso la parola per raccontare la propria esperienza: Iolanda Russo, della direzione di segreteria, rappresentante del gruppo industriale e commerciale, ha usufruito personalmente delle azioni di conciliazione che le hanno permesso di lavorare e allo stesso tempo di diventare ed essere mamma. Nel suo intervento, Iolanda Russo, ha posto l’accento sull’importanza che avrebbe, per molte delle donne-mamme-lavoratrici, l’istituzione di un nido aziendale, già nei progetti futuri del gruppo Dodaro.
Per il ramo editorialie, la testimonianza di Alessandro Oliva, responsabile dell’ambito conciliazione e risorse umane che ha spiegato come nell’azienda, da tempo erano già attuate informalmente azioni di conciliazione per favorire le esigenze dei lavoratori, e che oggi grazie al progetto, è possibile gestirle in maniera più efficace.
Dalle esperienze aziendali dunque, al ruolo delle istituzioni e in particolare della Regione Calabria, che attraverso i fondi Fse, ha finanziato il progetto. Bruno Calvetta, dirigente dell’assessorato al lavoro, ha sottolineato l’impegno della Regione in tal senso, che ha stanziato proprio per favorire tale ambito, ben 30 milioni di euro e raccolto 3600 istanze presentate: “La Calabria – ha dichiarato Calvetta – in questo settore è diventata una regione che traina le altre”. In un contesto, quello calabrese, dove troppo spesso si sente parlare di mancato utilizzo dei fondi o peggio, di imprenditori che percepiscono i fondi per poi metterli nelle loro tasche, l’azienda Dodaro, rappresenta invece un esempio di come si può investire sul futuro, sulle tecnologie e soprattutto sulle risorse umane.
“Quando c’è una bussola chiara nella gestione delle aziende e della cosa pubblica – ha detto l’assessore Giacomo Mancini – si ottengono risultati concreti che migliorano la qualità della vita della nostra società”. L’assessore al bilancio, ha voluto sottolineare il ruolo della Regione nella realizzazione di tali progetti che, in una terra difficile, apportano un elemento di positività.
I lavori sono stati conclusi dall’assessore Stillitani, che oltre a congratularsi con Antonella e Francesco Dodaro per il lavoro, la struttura e la loro intelligenza nell’aver creduto e ottenuto risultati notevoli, in particolare legati agli investimenti nel lavoro delle persone e nell’innovazione tecnologica, ha dichiarato: “Questa è un’azienda che è già pronta per operare domani, capace di creare lavoro e certezze occupazionali, in una regione dove la disoccupazione è alle stelle e dove è molto diffuso il fenomeno del lavoro nero”. Un esempio da imitare dunque, soprattutto alla luce del progetto legato alla conciliazione che permette al lavoratore di svolgere le proprie mansioni in tranquillità e serenità. Laddove si presentano difficoltà nelle aziende di gestire i costi delle azioni di conciliazione è necessario l’intervento del “pubblico”, per dare solidità e opportunità alle aziende di poter lavorare e crescere. I temi della famiglia, dei figli e del tempo che il lavoratore ha a disposizione per gestire la sua vita, sono stati al centro dell’intervento di Stillitani, che ha annunciato le azioni sulle quali la Regione Calabria sta lavorando: “la Calabria – ha detto l’assessore al lavoro – è priva di leggi che favoriscano ad esempio, l’istituzione di asili, o di norme a sostegno di quelle persone che affrontano in famiglia, problemi legati alla non autosufficienza. Stiamo lavorando ad una legge sulla non autosufficienza al fine di offrire servizi in questo ambito e anche ad una riforma sull’infanzia in una regione, la Calabria, che registra il minor numero di asili, per permettere una diffusione capillare sul territorio di queste strutture per i nostri bambini”.
“Quello della conciliazione – ha proseguito Stillitani – è un lavoro complesso, e faccio i miei complimenti al management dell’azienda perché è capace di guardare al futuro rispondendo alle esigenze dei propri dipendenti”.
Nelle quattro aziende coinvolte nel progetto “Il Giusto Tempo” (Dodaro Spa, Efim Spa, Euro Brutia Srl ed EuroItalia) realizzato grazie anche alle azioni dell’assessorato regionale al lavoro della Regione Calabria, è stato possibile rendere più strutturata e regolata la modalità di rendere compatibili le necessità familiari del personale alle esigenze aziendali valorizzando le risorse umane ritenute gli elementi principali del buon andamento e successo di un’azienda. Dall’incontro è emersa anche la volontà di attuare la conciliazione con l’impegno dei diversi attori sociali e istituzionali perché l’attività della sola azienda non basta: attori sociali, politici, pubblici e privati devono lavorare insieme creando strumenti per la conciliazione capaci anche di favorire il rapporto tra il cittadino che lavora, e la pubblica amministrazione.

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