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Due quintali e mezzo di rifiuti raccolti nei fondali e sulle spiagge dell’Area Marina Protetta «Capo Rizzuto» in circa tre ore di lavoro. Questa la spazzatura, di ogni genere, recuperata dall’esercito di studenti crotonesi che hanno aderito alla campagna «Un Mare da Pulire», progetto promosso dal Ministero per l’Ambiente, dall’Amministrazione Provinciale di Crotone, Ente Gestore dell’AMP, dal CSA, dalla Lega Navale Italiana di Crotone, e supportato dalla Capitaneria di Porto, da Sovreco, Salvaguardia ambientale, Akrea e Akros.
Il 2 maggio i ragazzi hanno bonificato dai rifiuti il porticciolo di Le Castella, la spiaggia di Capo Rizzuto e quello di Sovereto. Nei fondali del porto si sono immersi gli studenti del Polo di Cutro, guidati nell’opera di recupero dagli istruttori diving.
Impressionante la mole di materiali, di ogni genere, che si sono trovati di fronte i ragazzi. «Sul fondale – ha spiegato Venturino Pugliese, vicepresidente della Lega Navale di Crotone, materiali ferrosi, le ringhiere del porto spazzate via dal mare in burrasca, pneumatici, batterie di auto, tubi in vetroresina. Inoltre, il fondale si presentava fangoso e con alta presenza di mucillagine.
Le cose non sono andate meglio sulle due spiagge interessate dall’intervento. Sull’arenile di Capo Rizzuto sono entrati in azione gli alunni del I e II circolo di Isola Capo Rizzuto e su quella di Sovereto gli studenti delle scuole di Mesoraca e di Petilia Policastro.
«Anche qui – ha continuato Pugliese – abbiamo raccolto montagne di rifiuti, lattine, plastica, ferro. Abbiamo operato solo per tre ore ma ci sarebbe voluto un intervento di almeno 20 ore per riuscire a ripulire il tutto. La seconda giornata si svolgerà il 9 maggio, sempre dalle 9 alle 12 a C rotone, anche qui centinaia di ragazzi si occuperanno di ripulire l’area del porto e il tratto di arenile che dalla città va fino al Costa Tiziana hotel.

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