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Riunione del Consiglio Federale della Figc, ieri nella sede romana di via Allegri. Due i punti dello “scontro” tra Macalli (in foto) e via Rosellini: la richiesta, ufficiale, di decadenza dei consiglieri Lotito e Cellino, i presidenti di Lazio e Cagliari, assenti allo scorso luglio dopo lo “strappo” seguito all’approvazione della delibera per la riduzione del numero degli extracomunitari; la Fondazione che la Lega, su invito della Legge Melandri, ha fatto nascere con atto unilaterale lo scorso 20 aprile e che, per Macalli, non è conforme alla normativa.
Due nodi, che non erano all’ordine del giorno, su cui il presidente della Figc Giancarlo Abete ha preso tempo. Macalli ha confermato l’obiettivo di una riforma che porti l’organico a 60 squadre con 3 gironi di Prima Divisione. L’Aic ha evidenziato come risulti più opportuno dare luogo a due gironi di Prima Divisione e due di Seconda Divisione. C’è invece accordo totale sulla necessità di portare la B a 20 squadre, anche con un parziale blocco dei ripescaggi e, se possibile, addirittura dal prossimo campionato. Sono stati poi approvati i principi che fissano modalità, termini e scadenze degli adempimenti per le società di Serie A, B, Prima e Seconda Divisione.
Le norme saranno definite nei prossimi giorni, ma si è già convenuto che, ferma restando, in caso di non completamento degli organici, la titolarità della vincitrice dei play-off della Serie D a partecipare al Campionato di Seconda Divisione, si procederà a ripescaggi soltanto qualora le squadre ammesse ai campionati di Prima e Seconda Divisione risultassero in numero inferiore a 76 e limitatamente al raggiungimento di tale numero. Capitolo fidejussioni. Il Consiglio ha fissato i seguenti importi: Serie B, 800 mila euro; 1ª Divisione, 600 mila euro; 2ª Divisione, 300 mila euro.
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