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Sono cominciati ieri gli interrogatori decisi dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta su alcuni appalti del Comune e su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta.
Sentito il primo dei 18 indagati che hanno ricevuto l’invito a comparire, Vincenzo Belmonte, di 63 anni, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Catanzaro e responsabile unico del procedimento di appalto su Corso Mazzini. le ipotesi d’accusa nei sono confronti sono concorso esterno in associazione mafiosa, abuso, truffa e falso.
Belmonte ha risposto a tutte le domande, offrendo al pm Gerardo Dominijanni spiegazioni ritenute dalla difesa “convincenti e persuasive» rispetto alle contestazioni mosse. Inoltre ha prodotto note difensive con allegati analitici. L’inchiesta, complessivamente, vede indagate 47 persone, 29 delle coperte da omissis. Tra coloro che hanno avuto l’invito a comparire figurano imprenditori, presunti affiliati a cosche della ‘ndrangheta, dirigenti del Comune, consulenti esterni dell’Ente, un avvocato ed anche un vice prefetto.
Le accuse ipotizzate, a vario titolo, nei loro confronti sono associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, falso, truffa, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento. Dalle indagini msarebbero emerse una serie di irregolarità compiute nei lavori di rifacimento di Corso Mazzini nei quali, inoltre, si sarebbero infiltrate la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto (Kr) e i Mazzagatti-Rustico-Polimeni di Oppido Mamertina (Rc).
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