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«Aspetto l’udienza, un’udienza lungamente attesa». Lo ha detto Vincenzo Pascali, il perito bocciato dalla Procura di Salerno nell’ambito dell’incidente probatorio sul caso dell’omicidio di Elisa Claps, entrando nell’aula del tribunale dove oggi si tiene la terza udienza sul dna di Danilo Restivo. Il professore della Cattolica di Milano non ha voluto rilasciare alcun commento sull’esito della perizia presentata dal Ris di Parma e di Roma, che hanno ritrovato il dna di Danilo Restivo sulla maglia della ragazza uccisa a Potenza, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. . L’udienza di oggi, davanti al gip del Tribunale di Salerno, Attilio Franco Orio, potrebbe essere decisiva per chiudere la procedura per l’acquisizione delle perizie scientifiche medico-legali sui resti di Elisa Claps.
Oggi verranno infatti ascoltati gli ufficiali del Ris, Giampietro Lago di Parma, e Andrea Berti di Roma che hanno eseguito le comparazioni del Dna rinvenuto sulla maglietta che indossava Elisa il giorno della scomparsa con quello di Danilo Restivo, unico indagato per il delitto e detenuto nel carcere di Winchester, in Inghilterra. In aula anche il medico legale, Vincenzo Pascali, dell’Università Cattolica di Milano, che eseguì, nell’ottobre scorso, la prima perizia sul Dna, ritenuta lacunosa dai magistrati salernitani.
All’ingresso del Tribunale, il legale di Restivo, l’avvocato Mario Marinelli, ha anticipato che non presenterà osservazioni sulle perizie. Anche per l’avvocato Giuliana Scarpetta, che rappresenta la famiglia Claps, la perizia del Ris è da ritenersi esaustiva.
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