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E’ stato arrestato a Torino, dalla polizia, il boss della ‘ndrangheta Giorgio Demasi, 59 anni, detto «u mangianisu», considerato a capo della cosca di Gioia Jonica, nel Reggino. Demasi era sfuggito, il 9 luglio dello scorso anno, all’operazione «Crimine», ed è considerato il capo del «locale» di Gioiosa Jonica, componente della «Provincia» di Reggio Calabria della ‘ndrangheta.
È accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso e, secondo gli investigatori, avrebbe diretto ed organizzato le attività della cosca insieme all’altro boss Antonio Ursino, coinvolto anchèegli nell’operazione Crimine.
L’operazione che ha portato all’arresto di Giorgio Demasi è stata condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria insieme a quella di Torino ed al Commissariato di Siderno. Secondo quanto è emerso dalle indagini, Demasi si trovava a Torino da quando si era sottratto al provvedimento di fermo emesso nei suoi confronti nell’ambito dell’operazione Crimine in cui nel luglio scorso erano rimaste coinvolte oltre 300 persone.
Gli investigatori sono giunti all’individuazione di Demasi seguendo gli spostamenti di un cugino del latitante, Rocco Demasi, il quale, mentre era alla guida della sua automobile, si è fermato in una piazza del centro di Torino ed ha fatto salire a bordo della vettura una persona poi identificata in Giorgio Demasi. All’altezza di corso Emilia, l’auto è stata ‘blindata’ dagli agenti di polizia. L’uomo ha mostrato agli agenti, che avevano bloccato la vettura, un documento d’identità intestato ad altra persona risultato falso. Alla fine degli accertamenti il latitante ha confermato ai poliziotti la propria identità. Rocco Demasi è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento personale ed entrambi sono stati portati al carcere ‘Lo Russo e Cutugno’ di Torino.
Il RUOLO DI DEMASI NELLA COSCA
Giorgio Demasi era destinatario del provvedimento di fermo di indiziato di delitto perchè ritenuto responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso come membro della cosiddetta ‘Provincia’ della ‘ndrangheta reggina. Demasi è considerato una delle teste dell’organizzazione, che assume le decisioni più rilevanti, impartisce disposizioni o commina sanzioni agli associati, decide e partecipa ai riti di affiliazione curando rapporti con le altri articolazioni dell’associazioni, dirime contrasti interni e esterni al sodalizio. Sfuggito alla cattura, Demasi è scappato a Torino, dove sono scattate le ricerche da parte della squadra mobile di Reggio Calabria in collaborazione con quella di Torino. Il latitante è stato localizzato alla vigilia di Pasqua.
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