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di Pietro Scognamiglio
LA NOTIZIA trova conferme nei diretti interessati, per quanto va ancora verificata nella sostanza. La Meleam spa, holding di servizi per le imprese operativa soprattutto in Puglia e Campania ma anche in Basilicata, vuole acquisire il titolo del Potenza Sport Club. Il sito della Meleam ci dice che le competenze dell’azienda spaziano su più fronti: dalla medicina alle costruzioni, dalla mediazione creditizia alle tecnologie informatiche. Un nome che non suonerà nuovo ai più attenti appassionati di calcio: è da qualche anno che la Meleam, spasmodicamente, tenta la scalata a società di A, B o Lega Pro, ma sistematicamente non c’è mai riuscita. Dal Torino al Bari, dal Bologna alla Salernitana, dal Gallipoli al Foggia (e non sono neanche tutte, ndr). Nessuna di queste operazioni è mai andata a buon fine, suscitando anche parecchi dubbi. In ogni caso l’amministratore delegato della Meleam si chiama Pasquale Bacco, ma in avanscoperta a Potenza ha mandato il suo amico Tony Procida, presidente dell’Ebolimare, seconda squadra della cittadina salernitana che milita nel campionato regionale di Promozione. Sul sito internet www.asdebolimare.it la presenta come il giocattolino sportivo di famiglia. Procida, che nella vita gestisce insieme al fratello un allevamento di bufali, parla a carte scoperte: “per conto della Meleam ho avuto un primo incontro con Postiglione, poi ho parlato anche col sindaco Santarsiero, il nostro interesse è prendere il titolo sportivo del Potenza Sc per partecipare al prossimo campionato di Eccellenza, ma distaccandolo dall’attuale Srl la cui situazione finanziaria ci risulta non buona”. Se abbiamo ben capito, l’obiettivo è far diventare il Potenza Sport Club un’associazione sportiva dilettantistica (lo status più diffuso fino alla Serie D, ndr), lasciando i debiti in capo alla Srl di Postiglione. E il progetto Fortis Murgia? “Con tutto il rispetto – argomenta Procida – crediamo che la città di Potenza voglia riconoscersi nella sola squadra del Potenza Sport Club, con il suo logo e i suoi colori sociali, anche a condizione di un altro anno di purgatorio nel calcio regionale. In ogni caso, è in programma nelle prossime ore anche un nostro incontro con l’associazione di tifosi Il Mio Potenza”. Che però fin’ora ha sposato la causa Fortis, sedendosi a tavolino con Postiglione solo dopo la sua promessa di farsi da parte e di cedere gratuitamente il brand del Potenza Sc, registrato presso la Camera di Commercio. “Anche a noi risulta questa promessa da parte di Postiglione – conclude Procida – poi nel corso della discussione è venuta fuori una valutazione del parco giocatori in forza al Potenza Sc, ma questi sono altri discorsi”. Non di poco conto, però. Perchè Postiglione di perdere i cartellini non ne vuole sapere, e pare abbia valutato il suo patrimonio tecnico, ereditato dal settore giovanile in piedi negli anni della Lega Pro, intorno ai 120mila euro.
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