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Un sabato, quello delle Palme, che, anche quest’anno, come da tradizione ormai consolidata, a Ginosa è stato suggellato dalla sacra rappresentazione della vita di Cristo, dall’Annunciazione alla Resurrezione: la Passio Christi.
Organizzata dalla locale associazione turistica Pro Loco, ha preso inizio alle ore 21, dopo l’arrivo, nella gravina “Rione Casale”, del corteo storico, costituito da centinaia di figuranti in costume d’epoca.
Si è, così, aperto il sipario sulla 37^ edizione della Passio Christi di Ginosa, nonostante le mille difficoltà organizzative, dettate soprattutto dalle disagevoli condizioni della gravina, dissestata e dismessa, a causa delle piogge persistenti, fortunatamente ripristinata e resa fruibile con l’intervento dei mezzi comunali. La tenacia della macchina organizzativa, poi, ben orchestrata dalla locale Pro e la forza di volontà di un qualificato staff di professionisti, delle comparse e degli attori, impegnati nella rappresentazione, hanno fatto sì che la riproposizione della vita di Cristo, anche quest’anno, potesse ritornare ad essere ambientata nella gravina ginosina; un palcoscenico ideale per un evento, che, a Ginosa, scandisce l’inizio dei Riti della Settimana Santa.
Tra le autorità, che, sabato scorso, non sono volute mancare all’appuntamento, oltre al presidente dell’associazione Pro Loco, il prof. Vincenzo Cantore, c’erano l’assessore provinciale alle Politiche Giovanili Marta Teresita Galeota, il sindaco Luigi Montanaro ed il consigliere comunale alla Cultura Antonio Bradascio, visto il sicuro contributo che, ogni anno, l’Amministrazione Comunale mette a disposizione dell’organizzazione.
Prima dell’inizio del “sacro racconto”, il messaggio audio del vescovo, S.E. mons. Pietro Maria Fragnelli: un richiamo a “coltivare i valori veri ed autentici dell’anima, dal perdono misericordioso all’amore disinteressato, che nulla chiede; dal confronto al dialogo e alla condivisione umana”.
Un evento religioso e spettacolare allo stesso tempo, quello della Passio Cristi, decisamente calamitante, in termini di ricaduta turistica sul territorio, che, per quest’edizione, ha una valenza particolare: ricade nell’anno della beatificazione di Giovanni Paolo II, al quale fu dedicata la 32^ edizione, “… il Papa rimasto Uomo tra gli uomini”.Un’esperienza toccante, che affascina e convince anche i più diagnostici, il credente come anche il semplice spettatore, regalando un’emozione, che prende il cuore e l’animo. Un media event di grande impatto ed effetto, pienamente funzionale alla promozione del territorio, in termini culturali, ma anche sociali ed economici. Non a caso, ospita, ormai da anni, campeggiatori provenienti da ogni parte d’Italia nonché dall’estero, che, presso l’Area di Sosta Multifunzionale “Padre Pio”, trovano la possibilità di sostare in perfetta comodità.
“La Passio Christi – ha detto il presidente della Pro Loco, il prof. Vincenzo Cantore – appartiene ad una tradizione ultratrentennale, che dovrebbe vederci tutti ugualmente impegnati, dal mare alla gravina, per promuoverla e renderla il fiore all’occhiello dell’offerta turistico – culturale del nostro territorio. E’ ormai un evento, che parla un unico linguaggio: quello del nostro territorio, di Ginosa, della provincia di Taranto, della Puglia e, finanche, dell’Italia, se pensiamo che si inserisce nel circuito dell’Europassion. Deve essere promossa ed ancora ulteriormente valorizzata, con il sostegno di tutti gli enti, preposti al governo del territorio”.
Si replica sabato 23 aprile, a partire dalle ore 21.
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