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E’ stata sgominata dai carabinieri, con l’operazione odierna, un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Sono 17 le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Cagliari. L’operazione denominata “Calosa”, acronimo che sta per Calabria, Lombardia, Sardegna, scattata questa mattina, è stata condotta dal Nucleo radiomobile del Reparto territoriale di Olbia e coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari.
Le indagini risalgono al marzo 2007, gli inquirenti hanno smantellato l’organizzazione dedita al traffico di droga fra la Spagna, piazza di approvvigionamento di hascisc (25 i kg sequestrati), e di cocaina (mezzo chilo), droga che veniva dirottata in Lombardia ed in Sardegna, ad Olbia in particolare. Il giro d’affari era gestito in Calabria da tre fratelli di Vibo Valentia: Pio Giovanni La Ferla, di 43 anni, Salvatore, di 51, e Tonino, di 46, e da un ungherese, Csilla Toth, titolari di una ditta di frutta risultata poi essere una «scatola vuota».
Nella ricostruzione della vicenda illustrata in una conferenza stampa, i fratelli La Ferla acquistavano la droga a Madrid. Hascisc e cocaina attraverso due corrieri ungheresi Norbert Toth, Peter Gergely Turcsan, finiva nei mercati milanesi, olbiesi e sassaresi. A Olbia le manette sono scattate per Alessio Damigella, di 31, Paolo Flori, di 33, Antonio Deiana, di 40, che si occupavano di acquistare ingenti quantitativi di stupefacente che venivano spacciati al dettaglio, secondo l’accusa, da Lino Marrone, di 44, Salvatore Piccinnu, di 31, e Francesco Seddaiu, di 37, tutti di Olbia. Manette ai polsi anche per Dario Calvia e Mirko Simone Silanos, entrambi di 34, sassaresi. Dell’organizzazione facevano parte anche due esattori che si occupavano di recuperare i crediti insoluti, i calabresi Giuseppe Evalto e Francesco Minichini. In un anno di indagini i carabinieri hanno sequestrato droga per un valore di circa 100 mila euro.

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