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Nel 2010, in Basilicata, l’Agenzia delle Entrate ha incassato oltre 59 milioni di euro, tre in più del 2009: si tratta «di un nuovo traguardo per la lotta all’evasione fiscale».
In particolare, si legge comunicato diffuso dalla Direzione regionale «il trend di crescita dell’attività di contrasto all’evasione è stato possibile grazie a una mirata selezione dei contribuenti che ha portato, a fronte di un leggero incremento dei controlli, a una maggiore imposta accertata, con un aumento da 88,5 milioni di euro nel 2009 a 93,5 nel 2010. L’attività di contrasto all’evasione – è sottolineato nella nota – ha interessato nel 2010 anche gli enti che si dedicano al non profit, con un regime fiscale agevolato: le verifiche e i controlli mirati hanno portato alla luce più di 720 mila euro di base imponibile e 123 mila euro di Iva non versata».
È ritenuto «soddisfacente» anche il risultato «sul versante del contrasto alle frodi fiscali, dove spiccano i dati relativi alla maggiore imposta Iva constatata pari a circa nove milioni di euro e ai rilievi, ai fini delle imposte dirette, che ammontano a più di 12 milioni di euro, a fronte del dato dell’anno precedente che registrava importi pari, rispettivamente, a 957 mila euro e a poco più di tre milioni di euro». Nel 2010, inoltre, in Basilicata, è stata registrata «la tendenza a diminuire la conflittualità nei rapporti con il Fisco e a risolvere le liti in contradditorio», mentre è stato definito «positivo anche il risultato degli accertamenti assistiti da indagini finanziarie che hanno permesso di accertare 4,3 milioni di euro contro i 3,9 del 2009».
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