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di Roberto D’Alessandro
La squadra non ha tenuto la seduta di allenamento di ieri e la protesta potrebbe andare avanti ad oltranza, con il rischio di veder messa addirittura in discussione la trasferta di Boville, se nel frattempo non arriveranno segnali concreti dalla società rispetto ai ritardi accumulati nel pagamenti degli stipendi.
E’ un momento di estrema delicatezza quello che sta attraversando negli ultimi giorni il Pisticci calcio. Ieri pomeriggio i giocatori hanno avuto un incontro con il vice presidente Domenico Albano, spiegando ragioni già note e condivise dalla dirigenza che, da parte sua, pur comprendendo, non ha nell’immediato liquidità per far fronte alle pendenze e ripristinare in pochi giorni le condizioni di serenità che sarebbe utile avere soprattutto dopo la vittoria di domenica scorsa ed in vista di una partita altrettanto decisiva come quella prevista fra pochi giorni sul campo laziale. “Non ci siamo allenati – ha spiegato a nome di tutti il capitano del Pisticci, Luigi Malafronte – perché non prendiamo soldi da quattro mesi. Abbiamo pazientato tanto, ma a questo punto le parole e le rassicurazioni non bastano. Fino a quando non avremo certezze continueremo a non allenarci. E’ una protesta che va avanti ad oltranza”. Con il rischio di non giocare domenica? “Non so – aggiunge Malafronte – se questa situazione si protrarrà fino a domenica. Ragioniamo di giorno in giorno. Certo è che c’è bisogno di segnali concreti, perché le rassicurazioni non bastano”. Il rischio, in assenza di novità significative, è che domenica il Pisticci non giochi o decida di scendere in campo senza essersi allenato. “Il tempo delle parole è scaduto. Ci prendiamo le nostre responsabilità – conclude Malafronte – e siamo consapevoli di metterci la faccia. C’è bisogno di dare una scossa e non possiamo fare diversamente. Il rischio di retrocedere è anche nostro”.
Al termine del confronto con la squadra, tuttavia, la sensazione del vice presidente, Domenico Albano, era un po’ diversa. “Ho parlato con i giocatori – aveva detto Albano – che hanno le loro ragioni. Attendono da tempo, ma anche noi attendiamo che si sblocchino determinate situazioni. Ci sono dei ritardi, ma pare che in settimana qualcosa possa sbloccarsi. Serve un altro po’ di pazienza. Il gruppo, per fortuna, è fatto di gente responsabile che ha posto la questione con pacatezza e responsabilità. D’altra parte siamo in una fase decisiva della stagione. Ci siamo ritrovati e c’è bisogno di essere sereni. E’ chiaro, comunque, che per andare avanti senza affanni serve un aiuto da parte del tessuto imprenditoriale ed istituzionale. Il nostro interland ha le potenzialità per sostenere una squadra in serie D, ma ci deve stare più vicino”.
La sensazione, insomma, è che il vice presidente, pur avendo recepito le istanze della squadra, non avesse percepito la perentorietà delle richieste. Poi, però, lo spogliatoio si è confrontato a porte chiuse e le condizioni per un ritorno alla normalità sono state circoscritte con maggiore fermezza.
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