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“250558L’appello del segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro perché il lavoro torni al centro dell’agenda politica ed istituzionale della Regione va raccolto non a parole ma attraverso un impegno a rilanciare la concertazione sociale intorno alla definizione del Piano pluriennale per il lavoro che non siamo riusciti ad approvare nella precedente legislatura regionale”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Psi in Consiglio Regionale Rocco Vita.
Secondo Vita “solo uno strumento di programmazione nell’arco di un triennio e che metta insieme azioni di politica attiva del lavoro, iniziative in materia di servizi all’impiego, favorendone l’integrazione e il collegamento con i piani della formazione, istruzione ed orientamento professionale, ci potrà consentire di fare passi in avanti in direzione dell’accrescimento dell’occupazione. Il punto di partenza è quello espresso dagli indicatori economici e statistici che – evidenzia l’esponente socialista – confermano le grandi difficoltà per sbloccare il mercato del lavoro che hanno motivazioni nazionali ed internazionali. Pertanto, i punti di debolezza sono espressi, innanzitutto, dal tasso di inoccupazione giovanile che è tra i più alti in assoluto e comunque al di sotto della realt grave; per la sfiducia che produce l’allontanamento dei giovani dai Centri e servizi per l’Impiego; dal tasso di occupazione femminile decisamente insoddisfacente, mentre disponiamo della forza lavoro più qualificata con un tasso di disoccupazione della popolazione più istruita pari all’8,8% (per le sole donne è del 9,8%), contro una media nazionale del 4,6% (5,8% per le donne).
E’ evidente che non ci può essere una bacchetta magica per avviare a soluzione questi problemi, ma – afferma Vita – sono necessari interventi, azioni, progetti e programmi con un solido ed efficace coordinamento tra le attività già previsti o in fase di definizione tra i vari Dipartimenti, come è necessario accompagnare e sostenere lo sforzo delle Province per l’adeguamento e il miglioramento dei servizi per l’impiego e l’orientamento al lavoro.
Credo pertanto che, a partire dalle considerazioni condivisibili del segretario della Uil Vaccaro, lo sforzo prioritario sindacati-Regione debba concretizzarsi nel Piano pluriennale per il lavoro che contenga anche le misure necessarie per la riemersione dal lavoro irregolare, il recupero dei lavoratori espulsi dalle fabbriche, il superamento del precariato, interventi per l’inclusione sociale.
Nello specifico dei problemi del lavoro giovanile, vorrei ricordare – conclude Vita – l’iniziativa che ho assunto di recente con la lettera al Presidente De Filippo perché la complessa questione della “fuga dei cervelli” va affrontata sicuramente con adeguate politiche e misure a favore dei giovani laureati e diplomati senza lavoro, ma anche a piccoli passi, ad esempio, contribuendo a superare il fenomeno del doppio incarico per numerosi professionisti dipendenti di enti regionali e pubblici che svolgono anche incarichi professionali autonomi e, di fatto, riducono le opportunità lavorative per i nostri giovani, e garantendo un futuro agli oltre 50 ricercatori del Progetto GEL”.

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