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Ancora non sarebbe chiaro il movente della sparatoria nella quale sabato notte, a Riace, è rimasto gravemente ferito Nicola Ienco, 53enne (nel riquadro) imprenditore edile del luogo, già noto alla giustizia. Gli inquirenti, per il momento, non escludono alcuna ipotesi e lavorano a 360 gradi per capire movente ed arrivare all’autore del tentato omicidio. L’imprenditore Ienco ora, lotta tra la vita e la morte e le sue condizioni sono preoccupanti, secondo quanto riferito da un congiunto, che ha parlato ieri sera con i responsabili del reparto di rianimazione dell’ospedale di Locri, dove Nicola Ienco è stato ricoverato subito dopo l’attentato subito. L’imprenditore, sposato e padre di due figli, è stato colpito da due scariche di fucile da caccia caricato a pallettoni, sparate a distanza di pochi metri. I colpi si sono conficcati tutti nella parte superiore del corpo dell’uomo. Le conseguenze sono molto pesanti, la situazione è seria. Dopo il ricovero urgente presso il nosocomio locrese i sanitari hanno valutato le condizioni dell’uomo e sono intervenuti per asportargli un rene.
Sempre per le conseguenze delle gravi ferite di arma da fuoco, Nicola Ienco è stato subito trasferito in sala rianimazione. Uno dei pallettoni gli ha lesionato una costola e perforato un polmone, per cui si è reso necessario il drenaggio toracico, allo scopo di far fuoriuscire aria e sangue che potrebbero accumularsi in cavità. La situazione che desta maggiore preoccupazione, e anche per ciò viene mantenuta riservata la prognosi, è per il pallettone che è finito per compromettere il midollo spinale, si presume in modo irreversibile. Nicola Ienco, se riuscirà a salvarsi, rischia di rimanere per sempre su una sedia a rotelle.
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