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«A volte ritornano. Eccoci di nuovo davanti alla rievocata provocazione sul trasferimento dalla Calabria, da Reggio, dei Bronzi di Riace. Provocazione bella e buona è quella di questi giorni, nientemeno che da parte del neoministro ai beni culturali, Giancarlo Galan, che ha paventato l’intenzione di trasferire le due statue altrove. Un torto a tutti i calabresi il solo pensare a tale ipotesi. I Bronzi sono sì patrimonio dell’umanità, ma prima di tutto sono patrimonio della Calabria, della provincia di Reggio Calabria. Simbolo di quella che fu la Magna Grecia, della storia e della cultura nobile calabrese». Lo afferma la parlamentare del Pd Maria Grazia Laganà Fortugno. «I due guerrieri di bronzo – aggiunge – non vanno assolutamente toccati. Vanno, invece, dal governo nazionale prima, promosse iniziative forti per il rilancio turistico della Calabria, turismo culturale in primis. Serve un impegno costante e concreto dai governanti nazionali e regionali e dagli amministratori locali per una promozione culturale complessiva, sfruttando l’innumerevole patrimonio che ha la regione, che possa tramutarsi in sviluppo a 360 gradi. Le polemiche non servono a nessuno. Le provocazioni del ministro Galan potrebbero casomai servire a fare un pò di pubblicità negativa all’uomo di governo leghista, a qualche giorno dall’ingresso al nuovo dicastero, e dal quale, come calabresi, non potevano aspettarci di meglio. La Calabria non starà a guardare e a soccombere anche per questo sotto le decisioni che provengono dall’alto. Il debutto del nuovo ministro nella sede del palazzo del Collegio Romano non è da considerare certamente felice. Non c’è una ragione seria – conclude la parlamentare del Pd – per spostare da Reggio Calabria i due Bronzi di Riace, in attesa di riammirarli, nel museo nazionale cittadino, restaurato».

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