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CARBONE – Sabato scorso, 19 marzo, sono stato invitato al tradizionale falo’ di San Giuseppe. Nel piccolo centro esiste una specie di competizione tra due rioni: ” mped a terr” e “ nghep a terr” .
Io ho assistito alla manifestazione di “mped a terr” , in un suggestivo angolo del paese, era stato allestito “u catuozz” che viene accesso dall’interno . Fare il catozzo e’ una vera arte, in quanto non e’ semplice accatastare la collina di legna e man mano che arde a combustione lenta la brace si deposita a terra.
Mentre il falo’ arde la gente del rione si raccoglie nello spiazzo ed ognuno porta biscotti, taralli e dolci tipici vari che vengono bagnati dall’ottimo vino locale. Una delle note positive della serata e’ stata la partecipazione di molti giovani consapevoli che la tradizione deve continuare negli anni, i quali avevano allestito un angolo multi mediale dove facevano scorrere, su un video, le immagini della preparazione del falo’, dalla raccolta della legna fino alla creazione del Catuozzo, e diffondere musica folkloristica. Poi e’ stato il turno delle donne che si sono prodigate a preparare la pasta di casa “i lagan” associati ai fagioli neri di Carbone veramente squisiti cucinati sul posto dall’ottimo chef Franco Mitolo, oltre ad assaporare l’ottima salsiccia De CiccoO e pollo alla brace offerti da Giuseppe De Cicco.
L’altra nota positiva e’ stata godere dell’ospitalita’e dell’accoglienza umana e cordiale di una comunita’ radicata nelle tradizioni. Nella foto sono stati ripresi solo alcune persone che hanno lavorato per la riuscita della serata.
Pietro Chiacchio
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