1 minuto per la lettura
Voleva vendicarsi della denuncia da parte dei titolari di una concessionaria di automobili, nei confronti dei quali aveva tentato un’estorsione. Nicolino Franzè, di 52 anni, è evaso dagli arresti domiciliari ed ha compiuto un attentato incendiario contro la stessa concessionaria, provocando la distruzione di tre vetture. L’uomo, pregiudicato di Vibo Valentia, è accusato di avere compiuto l’attentato insieme ad un complice, Carmelo Franzè, di 37 anni, incensurato. I titolari della concessionaria d’auto vittime della tentata estorsione sono Daniele e Gregorio Stuppia. L’incendio in cui sono state distrutte tre automobili risale al 6 febbraio scorso ed ha fatto seguito alla denuncia fatta da Daniele e Gregorio Stuppia nei confronti di Nicolino Franzè per il tentativo di estorsione compiuto lo scorso anno.
Le responsabilità di Nicolino e Carmelo Franzè, tra i quali non c’è alcuna relazione di parentela, è stata accertata attraverso la visione delle riprese effettuate dalle telecamere del sistema di sicurezza della concessionaria. Ad appiccare l’incendio, secondo quanto è emerso dalle indagini, sarebbe stato Nicolino Franzè, mentre il compito di Carmelo Franzè sarebbe stato quello di mettere a disposizione la propria automobile per raggiungere la concessionaria, in località Aeroporto di Vibo Valentia. I due sono stati fermati e condotti in carcere dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia con l’accusa di tentata estorsione ed incendio doloso.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA