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Il Consiglio Federale della Figc si è riunito ieri per discutere di questioni spinose tra le quali la Riforma dei campionati e i ventilati deferimenti sulle segnalazioni Covisoc alla Figc per i pagamenti degli stipendi su conti diversi rispetto a quelli “dedicati”. Il presidente delle Lega Pro Mario Macalli ha commentato le questioni della Lega Pro, in primo luogo parlando del blocco dei ripescaggi: «E’ una regola già scritta, bisognerà vedere quante società resisteranno con le nuove norme sulle iscrizioni che dirameremo entro marzo. Sicuramente non possiamo andare avanti così, con i problemi che abbiamo, già solo al primo trimestre abbiamo dato 80 punti di penalità. Ogni giorno c’è un deferimento. Situazione inammissibile, danno di immagine incalcolabile».
Macalli precisa il suo punto di vista sulla possibile riforma dei campionati a giugno: «entro tre anni arriveremo a sessanta squadre, ora siamo novanta, ma se i club, come sembra dai tanti problemi in essere, non avranno la forza finanziaria di iscriversi, resteremo subito a sessanta e andremo alla riforma. Del nuovo format si sta occupando l’apposita commissione federale. Dei tre gironi ne parliamo già da tempo. Ripeto, questo è la linea. Vedremo chi resisterà alle nuove regole».
La Riforma dei tornei, così come si sta discutendo nella Commissione federale, farebbe saltare i tre gironi di Lega Pro 2 e resterebbero in pista solo sessanta squadre. Queste, sarebbero suddivise in tre gironi da venti, con criterio territoriale. Un girone nord, un girone centro e un girone sud, compresa la Sicilia. Blocco dei ripescaggi, dunque, che si ricollega alla riforma dei campionati, con Macalli che presenterà nei prossimi giorni la relazione finale della commissione da lui presieduta, e alle licenze nazionali che verranno assegnate entro i primi di aprile, con l’Aic che ha chiesto fidejussioni più alte.
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