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In attesa del varo del nuovo Piano regionale della Salute, «stop alle procedure riferite al conferimento di incarichi di struttura semplice e complessa». Lo ha deciso la giunta regionale, che, attraverso l’ufficio stampa, ha specificato che «è stata adottata una delibera proposta dall’assessore al ramo, Attilio Martorano, che impartisce disposizioni vincolanti alle Aziende sanitarie in materia organizzativa». Lo stop riguarda anche «i procedimenti di autorizzazione per la realizzazione di strutture sanitarie pubbliche e private che richiedono l’attivazione di posti letto» e ai «procedimenti di autorizzazione alla realizzazione di strutture sanitarie pubbliche e private, di autorizzazione all’apertura e all’esercizio di attività sanitaria, nonchè dei procedimenti di accreditamento e di stipula di nuovi contratti tra le strutture private accreditate e le rispettive Aziende Sanitarie». Nel comunicato è anche sottolineato che «la scelta della giunta è stata quella di evitare che, nelle more delle decisioni del consiglio regionale, a cui la giunta ha sottoposto il mese scorso la bozza di Piano, possano essere adottate decisioni operative in contrasto con quelli che saranno gli indirizzi che l’assemblea riterrà di adottare. La decisione dell’esecutivo si ispira a principi di rispetto istituzionale nei confronti dell’attività del Consiglio e di efficienza operativa nell’evitare che possano essere messe in atto modifiche non coerenti con il Piano che sarà adottato, e riguarda sia procedimenti ex novo che in itinere e, nel caso delle procedure di conferimento di incarichi, anche quelle già autorizzate precedentemente e per le quali non sia stato ancora adottato specifico provvedimento deliberativo di conferimento. Il ‘congelamentò deciso non dovrà, però, avere alcuna influenza sulle prestazioni da rendere ai cittadini. La stessa delibera adottata precisa che ‘le Aziende sanitarie regionali sono tenute a mettere in atto tutte le misure finalizzate a garantire, in ogni caso, la continuità nell’erogazione delle prestazioni ed a mantenere gli standard quantitativi/qualitativi raggiuntì pur senza adottare ‘alcun atto incidente sull’organizzazione ospedaliera e territoriale che possa prefigurare incoerenze con la proposta di Piano Regionale della Salute e dei Servizì e prevedendo che eventuali deroghe per risolvere casi che richiedano necessariamente l’adozione di nuovi modelli organizzativi siano direttamente ed espressamente autorizzate dalla giunta regionale a cui dovranno essere sottoposte richieste puntualmente motivate». «La nostra scelta – ha spiegato Martorano – oltre ad essere dettata da motivi di rispetto istituzionale e buona amministrazione, intende favorire un dibattito più sereno sul nuovo Piano, per il quale siamo interessati a procedere speditamente col contributo di tutti». Il «congelamento» terminerà entro il 30 giugno prossimo, salvo proroghe, qualora i tempi di adozione del Piano vadano oltre.
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