Spresianno di Treviso, la Calabria finisce nel cestino dei rifiuti

Quel volantino con l’immagine della Calabria quale rifiuto gettato in un cestino. Un volantino che porta il simbolo del comune di Spresiano e del Consorzio Priula, e che è stato creato per pubblicizzare un incontro sulla raccolta differenziata. Quel volantino (in foto), riporta il titolo della conferenza ma anche e soprattutto un immagine in cui una persona getta un rifiuto in un cestino, e quel rifiuto ha la forma della Calabria.
Un’immagine imbarazzante che ancora non ha trovato spiegazione: dal Consorzio Priula, infatti, dicono di non saperne nulla, ma precisano che l’organizzazione dell’evento è da attribuire esclusivamente al Comune di Spresiano, e che è stato semplicemente dato il patrocinio del Consorzio come in molti altri incontri.
Al Comune, l’assessore al sociale Lia Rossetto, responsabile dell’organizzazione dell’evento, dice di non essere in grado di sciogliere i dubbi sull’autenticità del volantino, che anche tra la gente, ha creato da più parti indignazione. Ed il sindaco di Spresiano, Riccardo Missiato ha dichairato: «E’ un equivoco. È un simbolo preso da internet per fare prima e senza alcuna volontà di discriminazione»; parole dettate anche dall’imbarazzo per quel volantino realizzato dall’ufficio ambiente del comune: «E’ stata una svista – ha sottolineato oggi il primo cittadino -. Sono assolutamente sereno perchè io e la giunta abbiamo il più assoluto rispetto di tutti. Siamo qui per educare la gente e non siamo portatori di alcun messaggio di discrimazione. È tutto così assurdo». Missiato rileva più volte che non c’è stata alcuna malafede e che nessuno si era accorto al momento di scaricarla da internet di quanto rappresentava realmente l’immagine. «Voglio – dice – mandare un messaggio di fratellanza alla Calabria. Siamo tutti italiani e quando ci sono problemi come in questo momento bisogna stare uniti. Siamo una grande famiglia e la solidarietà viene dall’unione e non dalle divisioni. Io sono apolitico e sono al servizio dei cittadini per il bene comune».