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POTENZA – Non si è fatto sfuggire la portata dell’iniziativa e l’importanza che potrebbe rivestire il confronto aperto tra tutte le forze del centrosinistra di Basilicata Flovilla. Dopo il seminario che si è svolto lunedì scorso a Rifreddo, il Pd di Basilicata – così come spiegato ieri nell’editoriale del direttore Leporace – ha bisogno di continuare sulla strada del rilancio della propria azione. Per il Pd stesso, per la coalizione di centrosinistra ma soprattutto per la Basilicata.
La condizione del Partito democratico e del centrosinistra lucano è migliore rispetto al resto del Paese. Ma da solo questo non basta. Lo sa bene il segretario Roberto Speranza, che subito dopo il “successo” di Rifreddo non si è adagiato sugli allori. Innanzitutto ha convocato una riunione con tutti i segretari di circolo comunali del Pd di tutta la Basilicata. L’assemblea si svolge oggi nella sede regionale del partito a Potenza a partire dalle 16. Di certo si parte proprio da quello che è emerso durante il seminario e dalla nuova voglia di rilancio. Ed è il proseguio che ci si atten deva: era già stato chiarito che dopo il conclave ristretto ai big, la discussione sarebbe stata allargata a tutto gli organismi territoriali.
Oltre a questo però ora è necessario se non vitale condividere i buoni propositi con tutto il centrosinistra di Basilicata. Il nostro giornale ha già anticipato l’agenda con 4 assemblee territoriali e soprattutto con un mega incontro di tutti i dirigenti dei vari partiti che compongono la maggioranza.
Ed è Antonio Flovilla, vice coordinatore regionale dell’Udc (Rosa bianca) che accetta subito la sfida: «L’idea di convocare un’assemblea generale del centrosinistra, magari in coincidenza con il primo anniversario delle regionali che hanno segnato in Basilicata la nascita di una coalizione più allargata e più ampia al centro, è senza dubbio un passo avanti importante per completare ed estendere quella riflessione avviata dal Pd con l’assemblea di Rifreddo e per rilanciare l’azione riformatrice e di buona politica sociale del governo regionale».
Ovviamente Flovilla guarda anche alle dinamiche che più gli stanno a cuore: «La grande novità politica a distanza di un anno è la nascita di un Polo nazionale di centro che rappresenta un nuovo, perché più ampio, soggetto politico di moderati ma autenticamente riformisti, di cattolici fortemente motivati dal “bene comune”, che si candidano a svolgere un ruolo di protagonisti nei processi di riforme tanto attesi. E’ una novità di cui ovviamente il centrosinistra lucano deve tenere conto per rafforzare la sua capacità di interpretare bisogni ed aspettative della nostra società e delle 131 comunità locali».
Per Flovilla invece non è importante la questione dei “rottamatori”: «Confesso che non mi appassiona la divisione manichea e netta tra chi pensa di interpretare il “nuovo” e chi è catalogato nel “vecchio”».
In vista della maxi assemblea del centrosinistra lucano, Flovilla rilancia invece il tema della frattura generazionale: «Bisogna tornare a parlare di merito e di occupazione possibile, dobbiamo dialogare con quei ragazzi che sono costretti ad andare all’estero. Quelle giovani leve sono rappresentano un depauperamento duplice per l’Italia: in primo luogo perché, con il loro esodo, perdiamo cervelli e intelligenze che potrebbero contribuire al miglioramento del nostro Paese; in secondo luogo perché i soldi per la loro formazione sono stati erogati dall’Italia. Ovviamente, non è giusto ed è suicida lasciare ai ragazzi i debiti che abbiamo accumulato noi. Dobbiamo fare gli sforzi e i sacrifici necessari per fare in modo che non se lo ritrovino sulle spalle»

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